Nel sedicesimo secolo, William Tyndale, un traduttore di qualità, traduce la Bibbia dal latino in inglese, la lingua del popolo. Questa attività sarà per lui causa dell’arresto, della prigione ed alla fine di una morte atroce sul rogo. Il suo lavoro, però, porterà dei frutti insperati. Il re Enrico VIII, dopo la lettura di una di queste Bibbie, viene profondamente toccato e decreta che la Bibbia deve essere letta da tutti i suoi sudditi; egli ordina che essa sia letta in tutte le parrocchie del paese. Nei secoli che seguiranno, si intensificherà lo sforzo di tradurre la Bibbia nelle lingue correnti dell’epoca (italiano, spagnolo, olandese, romancio, ecc.)
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