Una visione panoramica del mondo biblico
Pagina 27 - (63 a.C. - 410 d.C.)  
 
Nel 63 a.C., Pompeo conquista la Palestina e ne fa una provincia romana.In un primo tempo la Giudea mantiene un’apparenza di autonomia, poiché governata da re che agiscono sotto il controllo del governatore romano; è il caso di Erode il Grande, che esercita il suo potere regale in Giudea dal 37 a.C. al 4 a.C.. In seguito, dei procuratori romani, tra cui un certo Pilato, eserciteranno il potere di Roma direttamente nella regione.In quest’epoca, la Palestina conta più di 2,5 milioni di abitanti.L’espansione dell’Impero romano fu tale che essi potevano dire “Mare Nostrum” (mare nostro), parlando del Mediterraneo come di un mare interno all’impero. Roma, la capitale, contava quasi un milione di abitanti. Centralizzato al più alto livello, l’impero assorbiva la maggior parte delle ricchezze dei paesi sottomessi. Al suo apogeo, l’esercito regolare romano era forte di quasi 300.000 uomini.Questa potenza militare, sostenuta da infrastrutture di comunicazione di qualità (strade) ed anche da uno sforzo di integrazione con le popolazioni sottomesse all’impero, ha permesso l’esistenza della “pace romana”. Questi elementi hanno aiutato la rapida propagazione del Vangelo.La popolazione dell’impero era divisa in due parti: i cittadini romani e gli altri. Si era Romani sia per nascita, sia acquistando la cittadinanza. I Romani, così, potevano anche essere originari delle regioni conquistate; L'apostolo Paolo ne è un esempio

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