Mentre Giuseppe è governatore d’Egitto, una carestia nel paese di Canaan spinge i discendenti di Abrahamo a stabilirsi in modo duraturo in Egitto. Gli Ebrei non tardano a moltiplicarsi, ed i responsabili egiziani cominciano a considerarli una minaccia ed un potenziale nemico. Questa paura spinge il Faraone a sottometterli come avrebbe fatto con un popolo vinto durante una guerra. Si prendono anche misure drastiche per impedire al numero degli Ebrei di crescere e vengono loro imposti dei lavori durissimi per indebolirli con la fatica. Quest’epoca d’oppressione dura più di 80 anni; Mosè, infatti, è nato durante questo periodo ed aveva 80 anni quando inizia il suo ministerio (Esodo 2:2-7)
successiva pag08 |