Una visione panoramica del mondo biblico
Pagina 14 - (1050 a.C.)  
 
Quando Dio dona il paese al popolo ebraico, il sistema politico è basato sulla responsabilità individuale e sociale. Le decisioni vengono prese in modo collettivo ed i membri del popolo hanno la possibilità di consultare dei giudici o dei sacerdoti per risolvere delle situazioni difficili. Ma questo sistema politico è molto dipendente dallo stato spirituale e morale degli abitanti. Così, quando arrivano le difficoltà, il popolo preferisce accusare il sistema attuale, preferendo sognare un re che sia capace di imporre l’ordine e la sicurezza. Questa richiesta illusoria dispiace a Dio che, tuttavia, ordina al giudice Samuele di nominare un re. Saul sale al trono nel 1050 a.C., diventa il re di tutto il popolo d’Israele. Disgraziatamente, Saul si allontana in fretta da Dio e trascina il popolo in rovina. Davide gli succede e restituisce al paese un soffio di prosperità. Questa periodo d’oro culmina sotto il regno di suo figlio Salomone. Ma il figlio Salomone non è così saggio... L’epopea dei re minaccia tempesta. Nota: I re erano investiti dell’autorità suprema, a vita e per diritto di successione. L’istituzione della monarchia non implicava necessariamente l’abbandono della teocrazia. Il re restava sottomesso a Dio. Cercando di governare senza Dio, alcuni re persero il potere, oppure i loro discendenti non poterono salire al trono

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