Quando Gesù è morto, i Romani si sono assicurati del Suo decesso trafiggendo il Suo fianco con una lancia. Per evitare di avere ulteriori problemi con la folla, sigillano la pesante porta della tomba e mettono dei soldati per custodire il luogo. Tutte queste precauzioni, però, sono inutili perché non si può resistere alla grandezza di Colui che ha creato l’universo. La vita si esprime con potenza e Cristo risuscita!Esce dalla tomba ed incontra i Suoi discepoli scoraggiati salutandoli con uno ‘shalom’: “Che la pace sia con voi”.La risurrezione è il centro della speranza della fede cristiana. Essa dimostra che il Cristo è in intima comunione con Dio, Colui che ha creato la vita. Questo è anche un fantastico antidoto per la maledizione che rode l’umanità. Mentre l’uomo è condannato a passare tragicamente dalla vita alla morte, Cristo ci traccia un cammino a ritroso! Questo atto ristabilisce la relazione tra l’uomo e Dio e, nella morte, ci apre una porta alla vita. Oggi, 2.000 anni dopo, non rimane alcuna prova materiale della risurrezione del Cristo. Tuttavia, molti segni attestano che è successo qualcosa. Se il Cristo fosse rimasto nella morte, nessuno dei suoi discepoli avrebbe osato rischiare la propria vita per lui. La forza con cui i primi cristiani hanno portato il Vangelo è una conferma che hanno veramente visto e toccato il Cristo risuscitato. Ma la grande prova della risurrezione è molto più concreta. Se oggi noi ci volgiamo verso Gesù Cristo umilmente per incontrarLo con tutto il cuore, ne avremo una prova. E quando Lo incontreremo, non avremo dubbi, perché è veramente vivente. Per i cristiani, la risurrezione sta alla base della loro fede e rappresenta la sicurezza della loro risurrezione, cioè non più una vita nella carne, ma una vita incorruttibile e spirituale
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