Dopo l’insediamento nel paese di Canaan, il popolo dimentica rapidamente il Dio che l’ha liberato dalla schiavitù egiziana. L’idolatria e le ingiustizie si moltiplicano e affondano il paese in un periodo di scompiglio spirituale, politico e morale. Per aiutare il Suo popolo, Dio manda dei giudici che spezzano l’oppressione dei nemici e ricordano ad Israele l’importanza di seguire Dio, ma il ciclo insostenibile si ripete: rivolta contro Dio con l’adorazione degl’idoli, rovina, pentimento, redenzione (Dio li salva) e riposo. Poi il popolo si ribella di nuovo e tutto ricomincia. Tuttavia: «Il
Signore allora fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via percorsa dai loro padri, i quali avevano ubbidito ai comandamenti del signore; ma essi non fecero così » (Giudici 2:16-17)
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