Le Reali Ferriere      

ed Officine di  Mongiana

 

Home Page

Prefazione

Introduzione

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Tavola Misure Regno delle Due Sicilie

Indice Appendice

Real Decreto e Regolamento

Bibliografia

Bibliografia generale

Indice delle abbreviazioni

Indice delle note

Tutte le Immagini

Home Page

 

Capitolo 6 

(5°)

Caserma-Casa del Comandante

Il confronto tra un disegno autografo di Savino (19) per l'ampliamento della caserma e l'unica planimetria finora conosciuta dell'intero complesso della Mongiana ci consente di datare la planimetria stessa con buona approssimazione. Questa datazione ci ha poi permesso di accertare l'anno di costruzione di altri corpi di fab­brica di cui non si erano trovate notizie precise nei documenti di archivio.

Il disegno del progetto della caserma è certamente del 1856; in esso viene indicato il perimetro della caserma all'epoca e, ad esso, viene sovrapposto, con colore diverso, il nuovo perimetro da rea­lizzare. Poiché il vecchio perimetro è del tutto simile a quello riportato nella planimetria di Mongiana, ove figura anche la nuova fonderia costruita nel 1856, la planimetria non può essere po­steriore al 1856, dato che in essa non vi è stato riportato l'am­pliamento della caserma, che fu eseguito poi, con alcune varianti rispetto al progetto del Savino.

La previsione del Savino era di ampliare la caserma esistente inglobandola in un edificio di forma simmetrica. Il progetto fu modificato poiché per realizzarlo, con il raddoppio del corpo esi­stente, si sarebbe impedito l'accesso al paese da Nord. Si preferì quindi costruire una caserma staccata dall'antica, a valle della strada; il nuovo edificio aveva, a livello strada, l'alloggiamento per le truppe e, ad un livello inferiore, le stalle, raggiungibili da una rampa esterna.

La decisione riguardante l'ampliamento si protrasse per un po' di tempo, tant'è che, nel 1859, la Direzione della Mongiana ancora sollecitava l'opera, questa volta a carico del Genio, scartata de­finitivamente l'ipotesi del Savino.

 

Signor Direttore Generale,

Per le disposizioni…

Da moltissimo tempo viene Sovranamente disposto lo ingrandi­mento di questa Caserma di Artiglieria a carico dell'Amministra­zione del Genio, ma finora non vi è stato principio alcuno. Intanto essendosi portata al completo la 12a Compagnia del Reggimento Artiglieria quì stanziata, il Signor Capitano Comandante la stessa con pressantissimo rapporto della data d'jeri N. 268 mi scrive il seguente:

Il locale ove accaserma il personale di questa Compagnia alle mie cure affidata è così mal confezionata che gl'individui vanno sog­getti ad infermità, e massimamente all'oftalmia, trovandosene tut­tora molti infetti. È totalmente poi ristretto che appena offre ca­pienza di 25 letti, mentre quelli vi pernottano fino al numero di quaranta. Da ciò Ella ben scorge Signor Tenente Colonnello che questa ristrettezza fa sì che quelli affetti da tale male lo co­municano per conseguenza agli altri, in modo che quasi tutti andranno ad infettarsi, se non vi darà un prontissimo riparo.

 

7 aprile 1859

 

Il Maresciallo di Campo

Capo dello Stato Maggiore

Gaetano Garofalo (20)

 

Infine, date le pessime condizioni dell'edificio ed il pericolo di propagare il contagio dell'“oftalmia”, la caserma nuova fu rea­lizzata. Oggi, nonostante abitato da privati, questo edificio ha ancora conservato il suo antico nome “il quartiere”, con cui è anche indicato nella planimetria generale del 1856.

La sua posizione era strategica: vicino alla piazza, centro del paese, ed a fianco della chiesa. Si evidenziava così, all'interno della struttura urbana, un nucleo di sorveglianza in certo modo sostenuto dal luogo del culto, baricentrico rispetto alle due zone di espansione operaia, a monte ed a valle della piazza.

 

[fig.114]

Mongiana: Casa del Comandante: veduta laterale.

A poca distanza dalla caserma è anche localizzata la “Casa del Comandante”; mentre la “Casa del Capitano” era più vicina alla fonderia. Pur se in un tessuto “aperto”, privo di cesure nette tra le varie zone, con un contatto diretto tra cellule-operaie ed edifici di produzione e comando, tuttavia la localizzazione delle varie “parti” risultava efficace, anche se non rimarcata, in modo tale da non lasciare sfuggire nessuna di esse ad un costante controllo.

[fig.115]

Mongiana: Casa del Comandante: prospetto laterale (ril.1977).

La Casa del Comandante non è priva di un certo garbo nel disegno. Forse opera del Savino, o comunque certamente da lui rimaneg­giata (21), si evidenzia per il suo disegno ornato di facciata, modulata da arcate di mattoni a faccia vista, ed anche per la tipologia abitativa del suo impianto: rappresentanza al livello inferiore e stanze da letto a quello superiore.

L'edificio enuncia il suo carattere di residenza ufficiale, ma si discosta dalle tipologie tipiche del palazzotto signorile.

 

[fig.116]

Mongiana: Casa del Comandante: livello terra, un tempo destinato alla rappresentanza ed uffici, oggi abitazione Jorfida (ril.1977).

 

 

 

 

[fig.117]

Mongiana: Casa del Comandante: livello superiore, un tempo alloggio del comandante (ril.1977).

 

 

 

 

[fig.118]

Mongiana: Casa del Capitano.

 

 

 

 

[fig.119]

Mongiana: La Caserma, oggi abitazioni private.

 

 

 

 

[fig.120]

Mongiana: Caserma: finestra con cornice in blocchi di granito grigio.

 

 

 

 

[fig.121]

Mongiana: Caserma: sezione trasversale (ril.1975).

 

 

 

 

[fig.122]

Mongiana: Caserma: pianta del livello superiore, un tempo camerate per la truppa di artiglieria (ril.1974).

 

 

 

 

[fig.123]

Mongiana: Caserma: pianta del livello inferiore, un tempo stalle (ril.1974).

 

 

 

 

[fig.124]

Mongiana. Caserma: progetto di ampliamento. 1856. Disegno firmato: Fortunato Savino, ingegniere costruttore (ASMN, Comando Artiglieria).

 

 

 

 

 

[fig.125]

Planimetria di Mongiana, 1856. La planimetria è stata rinvenuta dagli AA. In una abitazione privata di Mongiana e fatta restaurare dal laboratorio della badia benedettina della SS.Trinità di Cava dei Tirreni. Ora essa è di proprietà del Comune di Mongiana.

 

 

 

 

 

[fig.126]

Veduta aerea di Mongiana. 1978 .

 

 

 

 

 

[fig.127]

Planimetria al 1975.

 

 

 

 

 

[fig.128]

Ville de Chaux-Salines Royales. (1776) progetto di Claude-Nicolas Ledoux.

 

 

 

 

 

[fig.129]

Abitazione per operai: livello terra, pranzo e dispensa (ril.1977).

 

 

 

 

 

[fig.130]

Abitazione per operai: livello superiore, zona letto (ril.1977).

 

 

 

 

 

[fig.131]

Abitazione per operai. Sezione: in basso la legnaia.

 

 

 

 

 

[fig.132]

Mongiana: abitazioni per operai e funzionari.

 

 

 

 

 

[fig.133]

Mongiana: Abitazioni per operai: particolare.

 

 

 

 

 

[fig.134]

Grand Hornu: abitazioni per operai (1822).

 

 

 

 

 

[fig.135]

Basquetville: abitazioni per operai.

 

 

 

 

 

[fig.136]

Bois-du-Luc: abitazioni per op erai.

 

 

 

 

 

[fig.137]

Una delle due schiere delle abitazioni per operai e particolari in scala maggiore (ril.1978).

 

 

 

 

 

Indice capitolo 6

 

 


 

Prefazione

Introduzione

Cap. 1

Cap. 2

Cap. 3

Cap. 4

Cap. 5

Cap. 6

Tavola Misure Regno delle Due Sicilie

Indice Appendice

Real Decreto e Regolamento

Bibliografia

Bibliografia generale

Indice delle abbreviazioni

Indice delle note

Tutte le Immagini

Home Page