Le
Reali Ferriere ed Officine di Mongiana |
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Appendice (16°) Note al capitolo 6 Architettura ed urbanistica (La
Chiesa) (La
Fonderia di Stilo e la Ferdinandea) (La
Fonderia di Mongiana) (Fabbrica
d'Armi) (Caserma-Casa
del Comandante) (Case-operai e struttura urbana) (1)
Cfr. R. Morandi, Storia della grande industria italiana. Torino, 1966.
(2)
E.G.
Rubino in "Aspetti e problemi della siderurgia pubblica in Calabria dal
secolo XVIII all'Unità" pubblicato su "Restauro 38-39" Napoli,
1978, attribuisce la attuale chiesa di Mongiana al Giottredo. In realtà la
chiesa precedente a quella ricostruita nel 1819-21 su disegno del Genio Militare
era costituita da una spoglia baracca in legno, la cui descrizione ci è data
da vari documenti; si riporta qui un atto conservato nelI'ASMN, Comando
Artiglieria, fascio 8, pratica 325: Al
Sig. Ispettore D. Vincenzo Ritucci Colonnello
Ispettore delle Rli Manifatture Militari ed Arsenali. Mongiana
22 luglio 1820 In
riscontro di quanto mi viene ordinato col pregiato foglio del 16 corrte
n. 1673 ho l'onore di rassegnarle 1
Che la Chiesa demolita nel passato anno in questa Re Fonderia,
secondo il verbale inoltrato per di lei mezzo, consisteva in una baracca di solo
legname, sopra fondamenta di fabbrica, di lunga palmi 48, della Larghezza di
pal. 26 e dell'altezza di palmi 28, coperta di tegole e fornita di altare,
ciborio, confessionali, e Pulpito, tutto in legname e fonte battesimale. 2
Avendo riscontrati diversi registri della Antica Amministrazione delle Regie
Ferriere, non ho trovato altre spese per la costruzione della Chiesa di cui
trattasi che le due seguenti, cioè una del 30 7bre 1791, che si esprime pagato
a Mo Domenico Giannotti della Serra, docati cento e sono a conto
della Chiesa... l'altra a' 18 aprile 1793 Pagato a Bruno Serino Falegname della
Serra per opere di riparazione di legnami... Nel
1808 La Chiesa era già puntellata. (3)
ASMN, Ibidem. (4)
ASMN,
ibidem, fascio 2. (5)
Cfr. Commissione per l'ingrandimento delle fonderie di Mongiana:
Processi verbali delle sessioni tenute dalla commissione stabilita nella Mongiana
col decreto del 16 gennaio 1811. (6)
ASN,
Fondo disegni, Cartella XVII, dis. 12, 13, 14, 15. Probabilmente i disegni sono
dell'anno 1736, come farebbe supporre quanto riportato dal d'Ayala in
"Napoli Militare". Napoli, 1847, pag. 155. "Con veneratissimo
biglietto per segreteria di Stato del 9 del corrente mese si è degnato ordinare
a questo tribunale che avendo la M.V. risoluto di far fare la fabbrica per le
canne de' fucili nelle ferriere di Stilo come luogo più proprio e conveniente
per quelle, si diano del medesimo tribunale tutte le disposizioni che si ricercano
per il suo compimento, nel mentre che si faran venire da Barcellona o da Biscaia
persone pratiche per la direzione della riferita fabbrica. In
adempimento de' sovrani comandi di V. Maestà si diede subito l'incombenza al
regio ingegnere D. Giuseppe Stendardo che abboccato si fosse col conte
Baldassar comandante interino dell'artiglierie per informarlo della situazione
di quelle montagne di Stilo e delle officine che vi sono, acciò avesse egli
determinato quel che conveniva farsi per accerto del real servizio di V.M. Ed
avendo detto Stendardo eseguito, si rappresenta con la sua relazione delli 20
corriente, che avendoli descritto lo stato delle reali ferriere e la situazione
di ciascuna delle cinque officine e forno, che ivi sono, è stato il conte
Baldassar di parere che dovesse colà inviarsi persona pratica colla maggiore
sollecitudine possibile per riconoscere il miglior sito, ove poi far si deve
l'officina per le canne medesime, acciocché al ritorno della medesima
persona si possa ultimare il partito suddetto ad immettere nel luogo li materiali
necessari. Napoli
3 luglio 1736" Cfr.
pure E.G. Rubino, op. cit., in "Aspetti e problemi...". Ancora E.G.
Rubino, in "La Real Fabbrica d'Armi a Torre Annunziata e l'opera del
Sabatini, Vanvitelli e Fuga", su "Napoli Nobilissima", Napoli,
1975, riporta dal D'Ayala la volontà di Carlo III di realizzare una fabbrica
di fucili nelle "Ferriere di Mongiana" nel 1736. Poiché la Mongiana
fu fondata nel 1771, si deve interpretare per "ferriere di Mongiana"
quelle di Stilo, poi assorbite dalla Mongiana. (7)
In questo senso non ci sentiamo di condividere il giudizio essenzialmente
positivo espresso da E.G Rubino sulla validità di questi progetti. (8)
Cfr. E.G. Rubino, op. cit. "Aspetti della…" (9)
Ancora una volta E.G. Rubino, in op. cit. "Aspetti della..."
attribuisce al Gioffredo una delle costruzioni della Mongiana; in questo caso,
la Fonderia. Tale attribuzione è avvalorata solo dalle note del biografo del
Gioffredo, B. Rocco, in "Elogio del Cavalier Gioffredo", Napoli, 1875.
Tali note, peraltro, risultano per molti versi poco attendibili, in quanto
attribuiscono al Gioffredo "il maneggio e la direzione delle ferriere ivi
trasportate", la qual cosa è negata dalle memorie del Carascosa sull'opera
dei primi quattro direttori della Mongiana, ed in cui non si fa cenno mai al
Gioffredo, nemmeno come progettista delle fonderie. Peraltro, quand'anche il
Gioffredo avesse realmente progettato la fonderia, di cui non si conserva alcun
disegno, non è certo che essa sia stata poi realizzata. Nell'ipotesi non
dimostrabile che essa sia stata realizzata effettivamente sui disegni del
Gioffredo, riesce comunque arduo riconoscere nei ruderi che oggi restano, quella
primitiva costruzione: dal 1771 al 1856, anno in cui fu rifatta quasi
completamente dal Savino, la fonderia fu distrutta una prima volta dal terremoto
dal 1783, poi ampliata notevolmente nel 1848 ed ancora rifatta dopo l'alluvione
del 1850. (11)
ASCZ, Fondo Mongiana (12)
Esso è identico a quello riportato nella planimetria del 1856. (13)
A. Negri, M. Negri, op. cit. (14)
ASMN, Comando Artiglieria, fascio 147. (15)
ASMN, ibidem. (16)
ASN,
Fondo disegni. Si conservano i suoi progetti per la trasformazione del Palazzo
di Castelcapuano, nel 1890. (17)
Anche noi accreditammo erroneamente al Tonson Latour la Fabbrica
d'Armi. Cfr. Matacena G., De Stefano B., "Industria siderurgica
borbonica" su "Finsider" Giugno 1975. (18)
Cfr. A. Negri, M. Negri, op. cit. (19)
ASMN
Comando Artiglieria, fascio 147. (20)
ASMN, Ministero Guerra. Ramo Genio, fascio 2391, prat.
5812. (21)
ASMN,
ibidem. Il 2 novembre 1859 fu inoltrato per approvazione al Ministero uno stato
estimativo ammontante a D. 348, 79 per lavori nell'alloggio del Direttore.
La non piccola somma lascia supporre che si sia trattato di opere di una certa
rilevanza. (22)
Titolo di un libro di B. Rudofsky; trad. italiana, Napoli, 1977 (23)
Cfr.
I. Principe, Città nuove in Calabria nel tardo settecento. Chiaravalle, 1976 (24)
Progettata dal Collecini. I lavori iniziarono nel 1778 e si conclusero
nel 1788. (25)
Cfr. Antony Vidler, Architettura, gestione principi etici. Su "Lotus
14". (26)
Cfr. I classici di F. Engels: Per la questione delle abitazioni, estratto
dal Volkstaat, 1872, reprint Milano,
e pure: La situazione della classe operaia in Inghilterra, Roma 1969. (27)
Cfr. R. Mainardi, Abitazione e città nella rivoluzione industriale. Firenze,
1975. (31)
La proprietà di queste case fu spesso argomento di controversia tra
Amministrazione ed eredi dei filiati. Si confronti quanto segue: Al
Supremo Comando Militare, Bruno
Pisani delle Serre espone possedere in Mongiana una baracca di tavole che
appartenea al fù Suo fratello Giambattista filiato al Servizio di quel Rle
Stabilimento; e Siccome morto il filiato cessò l'obbligazione e la necessità
di dover mantenere colà un'abitazione; così per non perdere intieramente non
avendo trovata occasione per abitarla, avrebbe certo demolito la stessa per
ricuperare almeno quel materiale che gli viene dirubato alla giornata, ma il
Sig. Direttore Novi non ha voluto permetterglielo sul pretesto che non si stima
far diminuire il numero delle abitazioni in Mongiana. E
perciò che prego... 1820 ASMN, Comando Artiglieria, Fascio 8, prat. 955.
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