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"NASCI DI NUOVO!" NUMERO 51 PAGINA 2
segue dalla pagina precedente
Continuando
a guardare, vidi che gli occupanti di quella piattaforma erano proprio una
società eterogenea. Cioè, erano divisi in diverse classi sociali, e si
occupavano
di varie attività. Ma solo pochi di loro
sembravano davvero impegnati nel salvataggio delle persone in mare. Quello
che più mi confuse fu che, sebbene tutti loro fossero stati di recente o da
più tempo liberati dall'oceano, quasi
tutti sembravano averlo dimenticato! Sembrava che il ricordo
dell’oscurità e del pericolo scampato non li turbasse affatto. E quello
che mi sembrò ugualmente strano e che mi rese perplesso fu che queste persone
non sembravano avere alcuna cura – cioè nessuna
cura appassionata – verso i poveretti agonizzanti che stavano lottando e
stavano affogando proprio di fronte ai loro occhi... molti dei quali erano i loro propri mariti e mogli, fratelli e sorelle
ed anche i loro propri bambini. Ora,
questa indifferenza stupefacente non poteva essere il risultato dell'ignoranza
o mancanza di conoscenza, perché queste cose avvenivano in loro presenza, ed
anche a volte ne parlavano. Molti
andavano regolarmente a sentire conferenze e sermoni nei quali era
descritto
lo stato terribile di queste povere creature morenti. Ho già detto che gli
abitanti di questa piattaforma erano impegnati in diverse attività e
passatempi. Alcuni di loro erano assorbiti giorno e notte dal commercio e dagli
affari, con lo scopo di guadagnare di più, immagazzinando poi i loro
risparmi in scatole, casseforti e simili. Molti spendevano il tempo divertendosi
a coltivare fiori su un lato della pietra, altri nel dipingere pezzi di stoffa o
nel fare musica, o nell’indossare abiti eleganti di stili diversi, camminando
su e giù per essere ammirati. Alcuni si occupavano principalmente nel
mangiare e bere, altri argomentavano circa le povere creature grondanti appena
liberate. Ma
la cosa che mi parve più sorprendente fu che quelli
sulla piattaforma, da Lui chiamati, che avevano udito la Sua voce e
sentivano di doverla obbedire - almeno così dicevano - quelli che confessavano
di amarLo molto, e di essere in piena sintonia con Lui nel compito da Lui
intrapreso - così si esprimevano nell’adorazione e nelle professioni di fede
- erano così presi dai loro mestieri e professioni, dai loro risparmi e
piaceri, dai loro circoli familiari e di amicizie, dalle loro dottrine e dai
loro discorsi su Lui, dalla loro preparazione per andare nella nuova Terra…
che non ascoltavano il richiamo che
giungeva loro da questo Personaggio Meraviglioso, che per primo si era diretto
giù nel mare. Insomma, se lo sentivano parevano comunque non
preoccuparsene affatto. E nel frattempo la moltitudine periva proprio davanti a
loro, lottando e gridando ed affogando nell'oscurità. Poi
vidi qualcosa, che mi parve ancor più strano di tutto ciò che animava questa
strana visione. Vidi alcune delle persone sulla piattaforma che questo Essere
Meraviglioso chiamava, per farli venire ad aiutarLo nel Suo difficile compito di
salvare le creature perdute, che invece Lo pregavano insistentemente con
grida di venire da loro! Alcuni lo volevano vicino, perché spendesse
il Suo tempo e la Sua forza per renderli più felici. Altri desideravano che venisse
a portare via i vari dubbi e le loro apprensioni intorno alle verità contenute
in alcune lettere che Lui aveva scritto. Alcuni volevano che venisse per farli
sentire più sicuri sulla pietra - abbastanza sicuri che non sarebbero mai più
scivolati nell'oceano. Un certo numero voleva che Lui li rendesse più certi che
davvero, un giorno o l'altro, avrebbero lasciato la grande roccia per andare
nel nuovo Continente: perché era un fatto, ben conosciuto da tutti, che
alcuni avevano camminato tanto spensieratamente che, allentando la presa, erano
precipitato di nuovo nelle acque tempestose. Quindi queste persone si incontravano regolarmente e alzandosi più che potevano sulla pietra, guardavano verso il nuovo Continente (dove loro pensavano che fosse l’Eterno) gridando: "Vieni a noi! Vieni ad aiutarci! " E nel frattempo Lui era sceso giù (per il Suo Spirito) fra i poveri affannati, fra le creature annaspanti nell'abisso adirato, con le Sue braccia attorno a loro cercando di trascinarli fuori, e guardando su - oh! così ardentemente, ma del tutto invano - verso quelli sulla pietra, mentre piangendo con la Sua voce ormai rauca dal chiamare, "Venite a me! Venite voi ad aiutarmi!” Allora io capii tutto. Era sufficientemente chiaro. Il mare era l'oceano della vita - il mare dell’attuale esistenza umana. Quel bagliore fra le nuvole nere era il luccicare della verità penetrante che viene dal Trono dell’Eterno. Quel tuono era l’eco distante della collera di Dio. pagina1 - pagina2 - pagina3 - pagina4
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