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GIORNALINO "NASCI DI NUOVO!" N°47 PAGINA 4
Testimonianza di Antonio
Da
sempre, l’uomo, ha cercato di aggregarsi ad altri suoi simili per poter vivere
meglio; la “società”, vista come insieme di individui, pare essere la
soluzione ottimale per superare i limiti che il singolo l’individuo ha. Oggi
si tende ad identificarsi in base alle etnie o razze di appartenenza, o meglio,
alla Nazione in cui si vive, per questo siamo italiani, francesi, americani,
africani, ecc..., e, molto spesso, il bagaglio culturale della Nazione a cui
apparteniamo, fa parte di tutta la nostra esistenza e questo si esprime nelle
abitudini quotidiane, nella vita sociale e, soprattutto, nella “nostra
religiosità”. Noi italiani, come tanti di altre nazioni, ad esempio, ci
definiamo “cristiani”, in quanto il Cristianesimo, è la nostra “religione
ufficiale”. Ma spesso, purtroppo, dimentichiamo il vero significato del
termine “cristiano”, e ci accontentiamo di appartenere ad una
“religione cristiana”, così, tanto per mettere a tacere la nostra coscienza
e starcene un po’ tranquilli con noi stessi... Ma
tutto ciò, basta veramente? Vorrei
raccontarvi la mia esperienza, l’esperienza di un giovane che per tempo ha
creduto di essere un “buon cristiano”, ma che, un giorno, ha dovuto
confrontare tutte le sue convinzioni con il vero messaggio del Cristianesimo. E’
scontato che la parola Cristianesimo deriva direttamente da Cristo,
l’unigenito Figlio di Dio, venuto a morire per i peccati dell’umanità, il
cui messaggio di speranza, di salvezza, attraverso i secoli, arriva fino ad oggi
ai nostri cuori, e il cui messaggio, un giorno, è arrivato al mio cuore. Avevo
la mia religione cristiana, in quanto nato in una famiglia evangelica;
frequentavo le riunioni in chiesa, mi sentivo tranquillo, o meglio, mi illudevo
di essere tranquillo, ma in realtà non avevo ancora trovato quello che cercavo.
Più
volte avevo letto nella Bibbia un versetto in Giovanni 3:16 “Poiché Dio ha
tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque
crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna”, ma, per me erano soltanto
parole astratte, senza un vero significato per la mia vita; in fondo ero un
bravo ragazzo, onesto e rispettoso, non facevo del male a nessuno ed ero sempre
disponibile con gli altri... insomma, un buon cristiano. Ma essere cristiano,
ora l’ho capito, è qualcosa di più. Io, come tutti, porto un cognome; questo
cognome mi fa appartenere ad una famiglia, ma non è tutto qui. Gli stessi geni
presenti nella famiglia, sono presenti anche in me...essere cristiano vuol dire
essere come Cristo è stato su questa terra, giorno dopo giorno la mia natura
deve diminuire e quella di Cristo deve aumentare in me. Tanti mi dicevano queste
cose, ma io non riuscivo a capirle, finché ho deciso di “mettere alla
prova” Dio. Se in questo momento ti chiedessi: “Credi in Dio?”, son sicuro
che la tua risposta sarebbe: “Sì, certo che ci credo!”. Bèh, anche se la
tua risposta fosse negativa, ti invito a mettere Dio alla prova. Lui vuole fare
per te cose meravigliose, vuole darti la pace, vuole essere per te quell’amico
vicino e presente nelle avversità, vuole darti la SALVEZZA! Ricordo
come fosse ieri quel giorno, tanti anni fa, in cui il Signore ha risposto alla
mia “sfida”;
mi ha chiamato per nome, la Sua non era una chiamata astratta, ma era
diretta al centro del mio cuore, e in quel momento, ho capito che volevo
camminare con Lui per il resto della mia vita. Certo,
da quel giorno non sempre tutto è andato bene, la vita è fatta di tante
difficoltà e problemi, ma un conto è essere da solo, un conto è
avere Dio al tuo fianco a sostenerti e portarti avanti. Quando le forze
vengono meno, quando sembra che tutto intorno a te vada in frantumi, Dio è là,
pronto a darti tutto ciò di cui hai veramente bisogno! DIO TI BENEDICA. Antonio Spinzo (Satriano CZ)
Gesú disse loro: "Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini".
Marco 1:17
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