Nasci di Nuovo

 

      "Nascere di Nuovo" fra le montagne delle Serre Calabre

 

 

 

Giornalino "Nasci di Nuovo!" N°45 Pagina 4

 

FASCIARE IL CUORE SPEZZATO

Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,  per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti; per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati terebinti di giustizia, la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.

(Isaia 61:1-3).

Sempre più spesso mi accorgo di come l’evangelizzazione si “scontri” con la dipendenza nelle sue molteplici forme.

La dipendenza è uno stato in cui la vita fisica, emozionale o spirituale, non è libera, ma condizionata, controllata, dominata da qualcosa o da qualcuno.

Quante volte incontriamo gente con difficoltà dovute a condizionamenti, a paure, a sensi di colpa, a rimorsi, a ricordi, a quello che pensano gli altri, cose che paralizzano, influen­zano e determinano le azioni e reazioni emotive! Certo, razio­nalmente sappiamo che non dovrebbe essere così (e molti, mentendo, negano che lo sia) ma nella pratica…

Esiste un percorso obbligato per una guarigione, per un cambiamento e la liberazione da questo stato di cose .

La Bibbia afferma “se il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giov.8:36), ma questa libertà passa attraverso alcune tappe, come l’ammissione di quello che ci condiziona (pentimento per quanto fatto noi o per aver lasciato che altri ci dominassero); e il cambiamento del comportamento (conversione, orientamento di vita diverso dal precedente).

È un percorso, a volte lungo, a volte abbreviato da un intervento miracoloso di Dio, ma che ha bisogno di essere accompagnato da qualcuno che possa “fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, …proclamare la libertà, …consolare quelli che sono afflitti, dare… gioia invece di dolore, …lode invece di uno spirito abbattuto”.

Se Gesù è Colui che fascia il cuore spezzato, anche i suoi di­scepoli, i cristiani, avendo imparato da Lui, praticano con gioia le virtù del loro Maestro nella fiduciosa attesa del Suo ritorno.

(red.)

 



 

 

puntualmente presente in questo piccolo spazio del nostro giornalino… questa volta con una semplice, ma profonda preghiera…

 

 

 

 

 

 


 

Un cuore nuovo

 

Sono numerosi i malati di cuore che aspettano un trapianto. Attendono un donatore come ultima possibilità di salvezza.

Il trapianto degli organi permette di prolungare la vita, ma salva l’uomo solo da una morte prematura. Lottando contro la “fatalità” della morte, la scienza fa dei prodigi, forse riuscirà a risolvere tanti problemi di quaggiù, ma rimarrà sempre il più grave, il più urgente dei problemi: quello della sua sorte eterna.

Le malattie, i disordini del nostro pianeta, la morte, sono le conseguenze del peccato. È per questo che Dio, da lungo tempo, ha stabilito e messo in pratica il suo piano di salvataggio. Ha voluto farlo con un atto d’amore registrato dall’Evangelo. Sa che tutti gli sforzi e la miglior volontà non basteranno mai alle sue creature per salvarsi da una perdizione eterna.

Se vi vedete umilmente come “ricevitori”, allora vedrete anche il vostro “donatore”, Gesù Cristo, che ha dato sè stesso in riscatto per tutti.

Ricevetelo, e sarete salvati. Allora, comincerà per voi la vita eterna.


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