Nasci di Nuovo

 

      "Nascere di Nuovo" fra le montagne delle Serre Calabre

 

 

 

GIORNALINO "NASCI DI NUOVO" N°43

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Ciò che sto per dirti ora è la cosa più importante: se ti sembra che Dio non risponda, devi ascoltare l’ultima Sua Parola! Voglio, a questo proposito, citare una lunga frase della Bibbia, contenuta nell’epistola agli Ebrei: “Dio, dopo aver molte volte in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi attraverso il Figlio” (Ebrei 1:1,2).

Sai chi è il Figlio di Dio? È Gesù! Ecco che entro nel mio tema preferito. Questo Gesù è, come viene definito nella Bibbia, la Parola di Dio incarnata: “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi” (Giovanni 1:14).

Cerca di comprendere: quando pronunciamo una parola, questa fugge subito, come un soffio. Dio ha fatto sì che una parola diventasse carne, in Gesù. Gesù è l’ultima Parola di Dio!

Conosci l’espressione “La mia ultima parola”? Supponiamo che io volessi venderti una mucca. Quanto vale una mucca? Non lo so. Diciamo 700.000 lire. Tu dici: “ Per questa mucca ti darei 200.000 lire, non di più!”. Io ribatto: “invece chiedo un milione!”. Tu offri allora 400.000 lire, e io, da parte mia, ne chiedo 800.000. Continuiamo a trattare, finchè io dichiaro: “Dunque, 600.000 è la mia ultima parola!” Se sono un uomo di parola, con questo le trattative sono concluse: non c’è più nulla da aggiungere!

Gesù è l’ultima parola di Dio! Se tu non la ricevi, Dio non ha più nulla da dirti. Comprendi? Quando gli uomini si lamentano: ”Dio non parla! Perché Dio non risponde?”, io ribatto: “Dio non ha più nulla da dirvi se non volete accettare la sua ultima parola!”. Puoi ricevere Gesù! Devi ricevere Gesù! Non c’è altro da fare! Incontro spesso persone che mi dicono: “Anch’io credo nel buon Dio” ma Gesù? Ascolta: Gesù è l’ultima parola di Dio fatta carne per noi! Ti spiegherò meglio il significato di questa frase parlandoti un po’ di Gesù, cosa che faccio sempre molto volentieri!

Gesù è in mezzo a una folla, e sta parlando. Improvvisamente, dietro di lui si sente uno strano movimento. La gente comincia a parlare e a correre. Gesù interrompe il suo discorso e chiede: “Cosa sta succedendo?”. Stava accadendo qualcosa di terribile: era arrivato un lebbroso. La lebbra è una malattia che provoca la progressiva putrefazione di un corpo ancora in vita. È orribile: l’infezione attacca e divora le orecchie, il naso, le labbra. Questo morbo, inoltre, è così contagioso che si trasmette perfino attraverso il respiro. Per questo i lebbrosi dovevano vivere in isolamento, non potevano unirsi agli altri uomini. Ed ora proprio uno di questi lebbrosi giunge tra la folla! Ha sentito parlare di Gesù ed è stato spinto dal grande desiderio di vederlo. Per questo è venuto tra la gente che comincia ad indietreggiare gridando: “Vattene! Via di qui!”. Gli lanciano pietre, ma egli non si lascia scoraggiare. Mi sembra quasi di vederlo, mentre si fa largo in mezzo alla folla spaventata e avanza fino a raggiungere Gesù. Giunto davanti a lui, cade in ginocchio e, piangendo, gli rivela tutta la sua miseria: “La mia vita è distrutta, perduta! Gesù, se vuoi, tu puoi guarirmi. Aiutami!”.

Vedi, la personalità umana sfigurata deve venire in contatto con il Salvatore, il Figlio di Dio! Così deve essere: la nostra miseria deve essere posta di fronte a Gesù! Mi auguro di tutto cuore che tu ti scuota di dosso quello strato superficiale di “religiosità” e ti presenti a Lui in tutta la tua miseria.

Ritorniamo ora al lebbroso che implora Gesù: “Se vuoi, tu puoi guarirmi!”. A questo punto succede una cosa che io ritengo veramente meravigliosa. Potrei pensare che Gesù muova un passo indietro alla vista di quella figura umana così incredibilmente deturpata e dica: “Va bene. Alzati! Sii guarito!”. Egli però non si comporta così. Gesù si avvicina al lebbroso e posa la mano su quel capo malato. La gente esclama inorridita: “Non si deve aver contatto con un lebbroso!”. La Bibbia racconta: “E Gesù lo toccò”.

Nulla è troppo impuro per il Salvatore! Nessuna miseria è incurabile per Lui! Egli vi pone sopra la Sua mano! Se fossi un pittore, vorrei dipingere proprio questo: la mano di Gesù sul volto straziato di quel lebbroso. Questo è Gesù, il miracolo di tutti i tempi! E se ora qui c’è qualcuno che è stato abbandonato e allontanato da tutti, Gesù pone la Sua mano su di lui e dice: “Sii guarito!”.

In Gesù tutto l’amore di Dio giunge a noi, penetrando nella nostra miseria, nel nostro peccato, nella nostra sporcizia, nella nostra malattia! Gesù è la Parola di Dio incarnata! Eppure ancora la gente si chiede: “Perché Dio non interviene?”. Dio non ha forse già parlato abbastanza chiaramente e potentemente? Tutto questo non è forse espressione di Dio?

Questo Gesù viene poi inchiodato su una croce, innalzata tra una folla minacciosa che è tenuta a freno dalle guardie romane.

Vieni, uniamoci a questa folla, andiamo anche noi sotto la croce! Guardalo, l’Uomo del Golgota! Quel viso pieno di ferite e di dolore, quel capo disprezzato, sul quale è stata posta, in segno di scherno, una corona di spine! Guardalo! Domandagli: “Perché sei appeso lì?”. Egli ti risponderà: “Perché tu sei in colpa verso Dio. Questa colpa la dovrai scontare tu nell’inferno, oppure la devo scontare io qui al tuo posto. Qualcuno deve pagare! Io voglio fare questo per te. Solo abbi fede!”.

Cari amici, quando io, in giovane età, compresi che Gesù è l’Agnello sacrificato, che porta i peccati del mondo – anche i miei, perché Gesù cancella la mia colpa, paga il riscatto per riconciliarmi con Dio – allora posi il mio cuore sotto la croce e dissi: “A chi altri dovrei affidarmi, o Re che muori sulla croce? Io ti offro qui la mia vita, tutto il mio cuore trabocca”.

Gesù viene poi messo in un sepolcro, chiuso da una grossa pietra. Alcuni soldato romani vengono posti di guardia. All’alba del terzo giorno ecco un forte chiarore, così potente da provocare lo svenimento delle guardie. Come ultimo atto, si assiste alla resurrezione di Gesù in gloria!

 Non sto raccontando una favola, dico queste cose perché so che Gesù è risorto dai morti. Questo Gesù, che è morto per te, ora vive! Non c’è alcuno per cui Gesù non sia morto! Egli vive e ti chiama, proponendoti l’ultima Parola di Dio! Accettarlo è decisivo per la tua vita!

“Perché Dio non risponde?”. Dio risponde invece, cari amici, e la sua parola si chiama “Gesù!” e questo significa: amore, grazia e misericordia!

Nella mia vita ho trascorso momenti terribili nelle prigioni naziste ed in guerra. Ne ricordo uno particolarmente angosciante. Dovetti soffocare un grido di orrore quando, durante la guerra, fui condotto in un cortile. Intorno a me giacevano circa 80 cadaveri. Avevo già visto immagini di una simile atrocità sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, ma questa era più orrenda. Qui i morti non erano soldati, ma anziani, donne e bambini; bimbi i cui corpicini portavano i segni della guerra. Bimbi! Cosa c’entravano con quella stupida guerra? Mentre stavo lì in mezzo a tutti quei cadaveri, solo in quel grigiore, solo in quel silenzio di morte, ad un certo punto gridai nel mio cuore: “Dio, dove sei? Perché non fai nulla?”. Allora mi ricordai di questo versetto biblico: “ Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio”

Dio stesso deve avermi ispirato questo versetto proprio in quello stato di disperazione. Poi di colpo apparve davanti a me la croce del Golgota, sulla quale Dio stesso ha lasciato morire suo Figlio, per noi. Io non comprendo Dio. Non comprendo perché Dio permetta tutte queste cose; ma c’è un segno, un monumento, un faro del suo amore, ed è la croce di Gesù.

“Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma l’ha dato per tutti noi, come non ci darà egli ogni altra cosa con Lui?”, dice l’apostolo Paolo. E così quando sotto la croce di Gesù trovo pace con Dio, non ho altre domande da porre. Quando i miei figli erano piccoli, non sempre comprendevano ciò che io facevo, ma si fidavano: “Papà farà tutto bene!”. Quando sotto la voce di Gesù trovo pace con Dio e divento un suo figlio, anch’io posso fidarmi del mio Padre Celeste: Egli farà tutto bene.

Allora non ho più domande da porre. Tutto sta nell’accettare e nel ricevere Gesù, l’ultima parola di Dio! Se Dio ha dato la spiegazione circa la morte di Gesù, allora c’è una ragione anche per tanti eventi apparentemente inspiegabili. Forse io non le conosco, ma sono consolato dal fatto che Dio conosce tutte le ragioni. Egli nella Sua sovranità agisce sempre con giustizia anticipando a volte un giudizio o una definitiva salvezza.

Dio sa! Siamo noi che nelle tenebre della nostra ribellione siamo avvolti dalle nostre contraddizioni, mentre cerchiamo di scaricare le nostre responsabilità su Dio che non conosciamo.

 Dall’opuscolo “Perché Dio non interviene?”  

di Wilhelm Busch


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