Nasci di Nuovo

 

      "Nascere di Nuovo" fra le montagne delle Serre Calabre

 

 

 

 

GIORNALINO "NASCI DI NUOVO!" N°47 PAGINA 7

 

 

In un piccolo paese di pochi abitanti immerso nei monti, circondato da pini e abeti, vivevo con la mia famiglia. Il canto del gallo all’alba dava inizio ad un nuovo giorno, il profumo della natura metteva voglia di vivere. Era musica dolce alle mie orecchie sentire zoccoli dei muli al mattino presto che si avviavano con gli operai verso la montagna per tagliare la legna.

     Era un’immagine suggestiva vedere l’inverno imbiancare i tetti e il profumo dei camini avvolgere il  piccolo paese. I vicini erano per me come fratelli. In tutto questo paradiso c’era, però, un grande bisogno di lavoro. Così anno dopo anno, l’uno dopo l’altro a malincuore si emigrava in Argentina, in Germania o nel nord Italia in cerca di lavoro.

     Il mio viaggio fu lungo e malinconico. Mi sentivo spaesata in  mezzo a tanto traffico, circondata da mura di cemento. E’ stato molto difficile abituarsi a rimanere rinchiusi in un appartamento al settimo piano.

     La vita, vuoi o non vuoi, deve continuare. Passano i giorni, i mesi e gli anni ed in fondo all’animo ci si sente come un albero sradicato dalla propria terra e trapiantato in una terra che non sente sua.

Damiana Caré (Mongianese emigrata a BS)

 


 

Chi non prega                             

 

Un contadino fu invitato a un grande pranzo. A tavola con lui, vi erano persone molto distinte. Il pranzo stava per cominciare, ma nessuno sentiva il bisogno di pregare. Solo il contadino, congiunse con discrezione le mani per ringraziare in silenzio il suo Padre celeste per il cibo ricevuto.

Un cittadino, d'apparenza molto nobile, disse con ironia: “Caro amico, da voi in campagna avete ancora tutti l’abitudine di pregare?”.

“No”, disse il contadino, “non credo”.

“Ah”, aggiunse l’altro trionfante, “certamente solo i vecchi e gli arretrati”. “Neanche”, riprese i conta­dino, “vede, caro signore, il bestiame che ho nella stalla, non prega. Ma l'uomo, che è un essere superiore, normalmente ringrazia il suo Creatore per i cibi e le bevande che riceve”!

Il cittadino non trovò più parole per rispondere.

 


SE TI RINGRAZIO

Se ti ringrazio………...Sono vivo,

se ti ringrazio………… Volo al di là delle nuvole;

se ti ringrazio………..Svanisce la paura nella notte.

Il mare minaccia tempesta……..Se ti ringrazio, addolcisce,

Cado senza speranza in una profonda voragine………..

Se ti ringrazio, mi afferri e risollevi fra le braccia.

Credo piangendo che la vita è goduta dagli altri………...

Se ti ringrazio, comprendo che è fatta solo per me.

Se ti ringrazio……….Respiro,

Se ti ringrazio……….Le mie lacrime sciolgono il Polo nord;

se ti ringrazio……….Un lucignolo fumante incendia il mondo;

La mia mano tremante non riesce a trattenere l’acqua……

Se ti ringrazio, vedo la Tua sostenere il mondo.

Il sole tramonta sui miei sogni infranti……………

Se ti ringrazio, sorge luna piena delle Tue eterne promesse.

Il meraviglioso fiore del gelsomino viene reciso,

Ma……Se ti ringrazio, non smette mai di profumare……..

Se ti ringrazio……..Non sono più……….Solo……….

Francesco Macrillò (CZ)

 


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