CHI SIAMO
Le Chiese
Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” (A.D.I.)
rappresentano una diretta emanazione di quel movimento di
risveglio evangelico nato al principio del secolo scorso,
contemporaneamente ed indipendentemente, in diversi paesi del
mondo. In quel periodo, credenti di diversa denominazione si
unirono nella ricerca della potenza dall’alto e ricevettero il
battesimo nello Spirito Santo, come era avvenuto il giorno della
Pentecoste. Immediatamente divennero ferventi testimoni del
messaggio evangelico, che includeva, quindi, oltre alla salvezza
per la sola fede in Gesù Cristo, anche la guarigione del corpo,
per mezzo della medesima fede, e il battesimo nello Spirito
Santo, come esperienza distinta dalla nuova nascita, con la
manifestazione del segno biblico della glossolalia o parlare in
altre lingue.
Il risveglio pentecostale del 1906
Dal punto di vista storico, il movimento italiano deve
ricollegarsi al grande risveglio di Los Angeles del 1906, in
seguito al quale il messaggio evangelico si sparse rapidamente
in tutti gli Stati dell’Unione e a Chicago, dove raggiunse un
gruppo di emigrati evangelici italiani che, ben presto,
organizzarono una chiesa. Da quest’ultima, verso la fine del
1908, partì Giacomo Lombardi, un fedele servitore di Dio, che
fondò piccole comunità evangeliche a Roma, poi a La Spezia e in
Abruzzo. Negli anni seguenti, come conseguenza della fedele
testimonianza di altri emigrati tornati in Italia, si
costituirono altre chiese e gruppi in numero sempre crescente.
La persecuzione
Gli anni che vanno dal 1935 al 1944 segnarono un periodo di dura
persecuzione, durante il quale i credenti, trovati a celebrare
il culto a Dio in case private o in campagna, vennero arrestati
in massa, con conseguenti condanne alla sorveglianza speciale,
al confino di polizia e al carcere. Le vessazioni subìte non
annullarono l’opera svolta da questi cristiani e, dopo gli
eventi bellici, non appena fu possibile riprendere i contatti
tra le comunità, si scoprì che la repressione non aveva fatto
scomparire alcuna chiesa ma, anzi, ne erano sorte di nuove, come
risultato della fedele testimonianza dei confinati.
Terminato il periodo clandestino, con la libertà ormai
riacquistata, il movimento pentecostale continuò l’opera alla
quale Dio l’aveva chiamato e si sviluppò una nuova, spontanea e
zelante attività di evangelizzazione. Sorsero, pertanto, nuove
chiese e gruppi sparsi un po’ ovunque in Italia.
A questo nuovo risveglio, però, seguì una recrudescenza della
persecuzione, alimentata da vecchi pregiudizi ed avversioni nei
confronti del movimento. I conduttori delle chiese, così, nel
1947, riuniti in Assemblea Generale, prendendo atto di questa
nuova situazione di intolleranza, decisero di richiedere il
riconoscimento giuridico del movimento, per poter provvedere in
tutta libertà alla cura delle anime e all’opera di propagazione
dell’Evangelo in Italia. Ottenuta l’approvazione richiesta,
questo gruppo di chiese pentecostali assunse ufficialmente il
nome di “Assemblee di Dio in Italia”.
Il riconoscimento giuridico
Le autorità governative richiesero come garanzia un documento
rilasciato da un’associazione estera di chiese consorelle
giuridicamente riconosciuta. Questo avrebbe appunto garantito la
serietà e i nobili intenti perseguiti dal movimento italiano,
per aprire la strada al riconoscimento giuridico e favorire così
la cessazione di ogni intolleranza. Spontaneamente, le
“Assemblee di Dio” degli Stati Uniti d’America, organizzazione
di chiese consorelle giuridicamente riconosciuta in tutti gli
Stati dell’Unione, offrirono la loro collaborazione,
sottoscrivendo il documento necessario che riconosceva il
movimento italiano e ne garantiva la più assoluta autonomia. Nel
1959, dopo dodici anni di attesa, le Assemblee di Dio in Italia
ottennero il riconoscimento giuridico e, quindi, la libertà di
poter esercitare il culto pubblico e privato, nonché quella di
svolgere l’opera di evangelizzazione.
“Tutto l’Evangelo”
Attualmente, questa associazione di comunità evangeliche conta
oltre mille chiese e gruppi sparsi su tutto il territorio
nazionale. Inoltre, svolge anche una vasta attività di
assistenza, mediante istituti per persone anziane, per
l’infanzia bisognosa e la riabilitazione dei tossicodipendenti.
L’istruzione biblica è curata in seno alle comunità dalle
“Scuole Domenicali”, un’iniziativa capillare di catechesi e di
educazione cristiana a favore di credenti di qualsiasi età.
L’“Istituto Biblico Italiano”, scuola superiore di formazione
teologica e cultura biblica, provvede alla preparazione di
quanti avvertono la vocazione al ministerio cristiano.
Nell’ambito della diffusione del messaggio evangelico, un ruolo
importante viene svolto dal reparto ADI-Media, che cura il
settore delle pubblicazioni, e dal Servizio Radio TV.
|