b. Spiritismo

Insegna che possiamo comunicare, attraverso un «medium», con gli spiriti che si sono dipartiti. Notare che:

1. La Bibbia proibisce espressamente di consultare gli spiritisti; tale proibizione indica che vi è del male e del pericolo in questa pratica (Levitico 19:31; Levitico 20:6,7; Isaia 8:19). È inutile che gli spiritisti citino l'esempio di Saul, perché quell'infelice perì per aver consultato una pitonessa (I Cronache 10:13).

2. I morti sono sotto il controllo di Dio, il Signore della vita e della morte, e non possono quindi essere soggetti ai medium. Vedete ad esempio Apocalisse 1:18; Romani 14:9. Gli spiritisti citano il caso della pitonessa che fece salir fuori Samuele e l'apparizione di Mosè ed Elia sul Monte della Trasfigurazione. Anche se Samuele apparve realmente a Saul, ciò avvenne per il permesso divino; lo stesso si può dire di Mosè ed Elia. Il racconto del ricco e di Lazzaro prova che non è consentito, a coloro che si sono dipartiti da questa terra, comunicare con i viventi (Luca 16).

3. Nonostante sia stato provato che il fenomeno dello spiritismo è inganno, vi è qualche realtà in esso. Poiché i defunti sono sottoposti al controllo di Dio e non possono comunicare con i viventi, dobbiamo concludere che le manifestazioni spiritiche siano dovute all'azione di strane forze psichiche che noi ignoriamo, o che i messaggi vengano da spiriti seduttori e mendaci (I Re 22:22; I Timoteo 4:1).

Molti di coloro che abbracciano lo spiritismo, o consultano i medium sono quelli che hanno rigettato la fede nel cristianesimo. Quelli che credono nelle Scritture ricevono da esse luce sufficiente su quel misterioso paese che sta al di là della tomba.