LO SPIRITO SANTO

 

La dottrina dello Spirito Santo occupa il primo posto, per importanza, fra le verità che riguardano l'opera della redenzione. Ad eccezione della seconda e terza epistola di Giovanni, ogni libro del Nuovo Testamento contiene un riferimento all'opera dello Spirito ed ognuno dei quattro vangeli contiene la promessa della Sua effusione.

Ciò nonostante, bisogna ammettere che questa è la «dottrina negletta». Il formalismo ed il timore del fanatismo hanno prodotto una reazione negativa verso la manifestazione dello Spirito Santo nell'esperienza personale del credente.

Com'era naturale, il risultato di questa trascuratezza è stata l'apatia spirituale, perché non vi può essere un cristianesimo vivo senza lo Spirito; solo Lui può rendere reale ciò che l'opera di Cristo ha reso possibile. Ecco ciò che diceva in proposito Ignazio, uno dei conduttori della Chiesa del primo secolo:

La grazia dello Spirito porta il meccanismo della redenzione ad una unione viva con l'anima individuale. Senza lo Spirito la croce rimane inerte, come una grande macchina a riposo e intorno ad essa giacciono immote le pietre dell'edificio.

Finché la corda non sarà stata legata, non potrà continuare l'opera di sollevamento della vita individuale, attraverso la fede e l'amore, al luogo preparato per essa nella Chiesa di Dio.