«E come il giorno della Pentecoste fu giunto». La Pentecoste era una festa dell'Antico Testamento che ricorreva cinquanta giorni dopo la Pasqua; per questa ragione era chiamata «Pentecoste», termine che significa «cinquanta» (vedi Levitico 23:15-21). È importante considerare la sua posizione nel calendario delle feste ebraiche:

1. Prima veniva la festa della Pasqua, che commemorava la miracolosa liberazione di Israele dall'Egitto la notte in cui l'angelo della morte aveva ucciso i primogeniti degli Egiziani, mentre il popolo di Dio mangiava l'agnello nelle case segnate col sangue. Questo è figura della morte di Cristo, l'Agnello di Dio, il cui sangue ci ripara dal giudizio di Dio.

2. Il sabato successivo alla notte della Pasqua i sacerdoti raccoglievano un fascio d'orzo, che era già stato scelto, e l'offrivano davanti a Yahwê(h) come la primizia della raccolta. Ispirava questo rito il principio che la prima parte della raccolta dovesse essere offerta a Yahwê(h), quale riconoscimento della Sua autorità e della Sua signoria; dopo il rito si poteva raccogliere il rimanente delle messi. Questo è figura di Cristo «primizia di quelli che dormono» (I Corinzi 15:20). Cristo fu il primo ad essere raccolto dal campo della morte e ad ascendere al Padre per non morire più; essendo la primizia, Egli è la garanzia che tutti coloro che credono in Lui Lo seguiranno nella risurrezione per la vita eterna.

3. Si dovevano contare quarantanove giorni dall'offerta di quel fascio e il cinquantesimo giorno, il giorno della Pentecoste, i primi due pani fatti con il grano appena raccolto venivano offerti davanti a Dio: prima che si potessero fare e mangiare dei pani, i primi due dovevano essere offerti a Yahwê(h) quale riconoscimento della Sua signoria sul mondo; dopo di ciò potevano essere fatti e mangiati altri pani. Il significato simbolico è il seguente: i centoventi nell'alto solaio erano le primizie della Chiesa cristiana, offerti al Signore per lo Spirito Santo cinquanta giorni dopo la risurrezione di Cristo.