1. La natura generale dei Doni

I doni dello Spirito Santo devono essere distinti dal dono dello Spirito Santo. I primi rappresentano le capacità soprannaturali donate dallo Spirito per ministeri speciali; il secondo è l'effusione, la discesa dello Spirito sui credenti per il ministerio di Cristo asceso al cielo (Atti 2:33).

Paolo parla dei doni dello Spirito («spirituali» nel greco) sotto un triplice aspetto. Essi sono: «charismata», o varietà di doni distribuiti dallo Spirito (I Corinzi 12:4,7); «diakoníai», o varietà di servizi resi alla causa del Signore; «manifestazioni dello Spirito», che vengono date agli uomini per il profitto di tutti.

Qual è lo scopo principale dei doni dello Spirito? Essi sono delle capacità spirituali conferite allo scopo di edificare la Chiesa di Dio attraverso l'ammaestramento dei credenti e la conversione degli increduli (Efesini 4:7-13). Paolo enumera nove di questi doni in I Corinzi 12:8-l0, classificati come segue:

1. Doni che conferiscono potenza per conoscere in modo soprannaturale: la parola di sapienza, la parola di conoscenza, il discernimento.

2. Doni che conferiscono potenza per agire in modo soprannaturale: fede, miracoli, guarigioni.

3. Doni che conferiscono potenza per parlare in modo soprannaturale: profezia, lingue, interpretazione.

Questi doni vengono descritti come «la manifestazione dello Spirito». «data a ciascuno per l'utile comune» (cioè, a beneficio della Chiesa). Abbiamo, perciò, la definizione scritturale di una «manifestazione» dello Spirito, cioè di uno qualsiasi dei nove doni dello Spirito.