V. LA SICUREZZA DELLA SALVEZZA

 

Abbiamo studiato le fasi preliminari alla salvezza e considerato la natura della salvezza. Consideriamo ora la questione: la salvezza finale dei cristiani è incondizionata o può esser perduta a causa del peccato?

L'esperienza prova la possibilità di un temporaneo scadimento nella grazia, comunemente conosciuto come «sviamento». «Sviamento» è un termine che non si trova nel Nuovo Testamento; esso è tipico dell'Antico. Una delle parole ebraiche usate per esprimere questo concetto significa «andare indietro» o «andar via»; un'altra parola significa «andare intorno» o «essere refrattari». Israele viene paragonato ad una giovenca sviata che rifiuta di essere guidata e diviene refrattaria al giogo; Israele si è sviato da Yahwê(h) e si è ostinatamente rifiutato di prendere il giogo dei Suoi comandamenti.

Il Nuovo Testamento mette in guardia contro tale atteggiamento, ma usa altri termini. Sviato è colui che una volta aveva zelo per il Signore, ma poi è divenuto freddo (Matteo 24:12); una volta ubbidiva alla Parola, ma la mondanità ed il peccato hanno impedito che quella Parola si sviluppasse e portasse frutto (Matteo 13:22); una volta aveva messo la mano all'aratro, ma poi ha riguardato indietro (Luca 9:62); come la moglie di Lot, è stato liberato dalla Città della Distruzione, ma il suo cuore vi è ritornato (Luca 17:32); una volta era in contatto vitale con Cristo, ma ora l'ha perduto ed è divenuto arido, sterile e buono a nulla, spiritualmente parlando (Giovanni 15:6); una volta seguiva gli impulsi della coscienza, ma ora ha gettato via quella bussola che lo guidava e, come conseguenza, la nave della sua fede ha fatto naufragio sugli scogli del peccato e della mondanità (I Timoteo 1:19); una volta era felice di chiamarsi cristiano, ma ora si vergogna di confessare il suo Signore (II Timoteo 1:8; 2:12); una volta era stato liberato dalle contaminazioni del mondo, ma ora è tornato «come la troia lavata a voltolarsi nel fango» (II Pietro 2:22; cfr. Luca 11:21-26).

È possibile venir meno nella grazia per certi periodi di tempo. Ma può una persona, dopo essere stata salvata, venir meno e perdersi per l'eternità? Quelli che seguono il sistema della dottrina calvinista rispondono di no; quelli che seguono il sistema arminiano (da Arminius, un teologo olandese) rispondono affermativamente.