IV. LE CONSEGUENZE DEL PECCATO

 

Il peccato è un atto ed uno stato: come rivolta contro la legge di Dio, è un atto della volontà dell'uomo; come separazione da Dio, diviene uno stato. Si ha così una duplice conseguenza: il peccatore attira su di sé il giudizio, attraverso la sua disubbidienza, e incorre nella colpa agli occhi di Dio. Si devono pertanto distinguere due cose: le cattive conseguenze che fanno seguito agli atti di peccato e la punizione che seguirà nel giudizio. Queste due cose possono essere illustrate come segue. Un padre proibisce al giovane figlio di fumare sigarette e lo mette in guardia su due conseguenze: il fumo lo farà sentir male e, per giunta, sarà punito per la sua disubbidienza. Il ragazzo disubbidisce e fuma la sua prima sigaretta. La nausea che prova rappresenta l'amara conseguenza del suo peccato e la punizione che ne segue rappresenta la pena della sua colpa.

Così le Scritture descrivono due effetti del peccato sul colpevole: esso è seguito da conseguenze disastrose per l'anima sua e attira su di lui la condanna di Dio.

1. Debolezza spirituale

2. Punizione sicura