c. La lotta interiore

Nel principio Iddio fece il corpo dell'uomo dalla polvere, dandogli così una natura fisica o inferiore; poi gli alitò nelle narici il soffio della vita, impartendogli così anche una natura più elevata, che lo rende simile a Dio. Dio aveva prestabilito che vi fosse armonia nell'essere umano essendo il corpo subordinato all'anima. Ma il peccato ha alterato questa relazione, cosicché l'uomo si trova ora diviso in se stesso, una parte contraria all'altra, in una guerra senza tregua fra la sua natura più elevata e quella più bassa: la sua natura più bassa si è ribellata contro la più elevata ed ha aperto le porte del suo essere al nemico. Nell'intensità del conflitto l'uomo grida: «Misero me uomo, chi mi trarrà da questo corpo di morte?».

L'«Iddio della pace» (I Tessalonicesi 5:23) sottomette questi elementi in lotta tra loro e santifica lo spirito, l'anima e il corpo. Il risultato è la beatitudine interiore: «giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo» (Romani 14:17).