a. Nella sfera della morale

Quelli che seguono sono i vocaboli che si riferiscono al peccato inerente a questa sfera.

1. La parola più comunemente usata per il peccato significa «fallire il bersaglio». Questa espressione esprime le seguenti idee:

- Fallire il bersaglio come un arciere inesperto, che scocca la freccia, ma sbaglia la mira. Allo stesso modo il peccatore fallisce il vero scopo dell'esistenza.

- Perdere la via, come un viaggiatore che si trovi fuori del giusto sentiero.

- Essere trovati mancanti quando si è pesati nelle bilance di Dio.

In Genesi 4:7, dove la parola viene menzionata per la prima volta, il peccato viene descritto come una bestia feroce, pronta a balzare su chiunque le dia luogo.

2. Un'altra parola significa letteralmente «raggiro» e viene spesso tradotta «perversità». È pertanto l'opposto di giustizia, che significa letteralmente «ciò che è diritto» o «conforme alla giusta regola».

3. Un altro termine, comunemente tradotto «malvagità», richiama il concetto della violenza o dell'infrazione e definisce l'uomo come colui che «infrange» o fa violenza alla legge di Dio.