a. Il giudizio sul serpente

«Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita». In queste parole è implicito che, prima del peccato, il serpente fosse una bella creatura. Poi, essendo divenuto strumento per la caduta dell'uomo, è stato maledetto e degradato nella scala della creazione animale. Ma, se il serpente è stato solo lo strumento del Diavolo, perché doveva essere punito? Perché Dio ha voluto fare, della maledizione caduta sul serpente, una figura ed una profezia della maledizione caduta sul Diavolo e su tutte le potenze del male. Dalla punizione del serpente, l'uomo deve riconoscere che la maledizione di Dio è su ogni peccato e su ogni iniquità; il suo strisciare nella polvere deve ricordare all'uomo il giorno nel quale Dio getterà nella polvere la potenza del Diavolo. Questo è un incoraggiamento per l'uomo: egli, il tentato, sta ritto, mentre il serpente è sotto la maledizione; per la grazia di Dio può schiacciare la sua testa e vincere il male (cfr. Luca 10:18; Romani 16:20; Apocalisse 12:9; Apocalisse 20:1-3,10).