2. La Colpevolezza

Ecco le prove di una coscienza colpevole:

1. «Allora si apersero gli occhi ad ambedue e s'accorsero ch'erano ignudi». L'espressione usata indica una conoscenza miracolosa ed improvvisa (Genesi 21:19; II Re 6:17), le parole del serpente (verso 5) si adempirono; ma la conoscenza che Adamo ed Eva acquisirono era diversa da ciò che si attendevano. Invece di renderli simili a Dio, il peccato fece loro sperimentare un triste sentimento di colpa per il quale ebbero timore di Dio. la nudità fisica è la figura di una coscienza nuda o colpevole. Alcuni commentatori sostengono che, prima della loro caduta, Adamo ed Eva erano vestiti di un alone o vestimento di luce e questo era un segno della loro comunione con Dio e del dominio dello spirito sul corpo. Quando peccarono, la comunione fu interrotta, il corpo sopraffece lo spirito e cominciò quel conflitto tra lo spirito e la carne (Romani 7:14-24) che è stato la causa di tanto dolore.

2. «E cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture». Come la nudità fisica è la figura ed il segno della coscienza colpevole, così il tentativo di coprire la loro nudità è la figura del tentativo dell'uomo di coprire la sua colpa, col vestimento della dimenticanza o con quello delle scuse. Ma solo un vestito fatto da Dio può coprire il peccato (Genesi 3:21).

3. «E udirono la voce dell'Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera: e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino». L'istinto dell'uomo colpevole è quello di fuggire da Dio. Adamo ed Eva cercarono di nascondersi fra gli alberi, come molte persone ai nostri giorni cercano di nascondersi nei piaceri ed in altre attività.