f. L'anima e il sangue

«Poiché la vita (letteralmente l'«anima») della carne è nel sangue» (Levitico 17:11). Le Scritture insegnano che, sia nell'uomo che negli animali, il sangue è la sorgente e il veicolo della vita fisica (Levitico 17:11; Levitico 3:17; Deuteronomio 12:23; Genesi 4:10; Ebrei 12:24; Giobbe 24:12; Apocalisse 6:9,10; Geremia 2:34; Proverbi 28:17). Harvey, il medico inglese che scoprì la circolazione del sangue, dice: «È il primo a vivere e l'ultimo a morire; è la principale dimora dell'anima. Vive e si nutre da sé». In Atti 20:26 e Giovanni 1:13 il sangue viene indicato come il materiale originale dal quale procede l'organismo umano. Usando il cuore come una pompa ed il sangue come il veicolo della vita, l'anima manda la vitalità ed il nutrimento in tutte le parti del corpo.

Il posto della creatura nella scala della vita determina il valore del sangue. Al livello più basso c'è il sangue degli animali; di maggior Valore è il sangue dell'uomo, perché egli porta l'immagine di Dio (Genesi 9:6); di particolare valore agli occhi di Dio è il sangue degli innocenti e dei martiri (Genesi 4:10; Matteo 23:35); più prezioso di tutti è il sangue di Gesù Cristo (I Pietro 1:19; Ebrei 9:12), di valore infinito perché unito alla Divinità.

Per il misericordioso preordinamento di Dio, il sangue diventa un mezzo di riscatto quando viene spruzzato sopra l'altare di Dio: «Per questo vi ho ordinato di porlo sull'altare per far l'espiazione per le vostre persone; perché il sangue è quello che fa l'espiazione, mediante la vita» (Levitico 17: 11).