e. L'anima e il cuore

Sia nelle Scritture che nell'uso comune, la parola «cuore» denota il vero centro di qualsiasi cosa (Deuteronomio 4:9; Matteo 12:40; Esodo 15:8; Salmo 46:2; Ezechiele 27:4,25,26,27). Il «cuore» dell'uomo è pertanto il centro della sua personalità. È il centro della vita fisica. Ecco le parole del Dott. Beck: «Il cuore è la prima cosa a vivere. Il suo primo movimento è un sicuro segno di vita, la sua immobilità un sicuro segno di morte». È anche la fonte e il luogo d'incontro di tutte le correnti della vita, di quelle spirituali come di quelle dell'anima. Possiamo descriverlo come la parte più profonda del nostro essere, la «camera delle macchine», per così dire, della personalità, da dove procedono quegli impulsi che de terminano il carattere e la condotta dell'uomo.

1. Il cuore è il centro della vita, del desiderio, della volontà e del giudizio. L'amore, l'odio, la determinazione e la gioia (Salmo 105:3) sono connessi con il cuore. Il cuore sa, comprendere (I Re 3:9), delibera, stima, è volto, diretto, inclinato verso le cose. Qualsiasi cosa interessi l'anima si dice che è deciso, legato o scritto nel cuore. Il cuore è il magazzino di tutto ciò che si ode e si esperimenta (Luca 2:51). Il cuore è, per così dire, lo stabilimento nel quale si formano i pensieri ed i propositi, siano essi buoni o cattivi (vedi ad esempio Salmo 14:1; Matteo 9:4; I Corinzi 7:37; I Re 8:17).

2. Il cuore è il centro della vita emotiva. Al cuore vengono attribuiti tutti i gradi della gioia (Isaia 65:14), dal trasporto all'esultanza (Atti 2:26); tutti i gradi del dolore, dallo scoraggiamento (Proverbi 25:20) al dolore (Giovanni 14:1) all'accoramento che schiaccia (Salmo 109:22; Atti 21:13); tutti i gradi della cattiva disposizione, dalla provocazione e la collera (Proverbi 23:17) all'ira sfrenata (Atti 7:24) e all'acuto desiderio della vendetta (Deuteronomio 19:6); tutti i gradi della paura, dal riverente tremore (Geremia 32:40) al terrore più nero (Deuteronomio 28:28). Il cuore si scioglie e si contorce per l'angoscia (Giosuè 5:1), diventa debole per la disperazione (Levitico 26:36), si spezza sotto il peso del dolore (Salmo 102:4), è rotto e schiacciato per l'avversità (Salmo 147:3), è consumato da una sacra fiamma (Geremia 20:9).

3. Il cuore è il centro della vita morale. Concentrato nel cuore può essere l'amore per Dio (Salmo 73:26), o l'orgoglio (Ezechiele 28:2-5). Il cuore è il «laboratorio» di tutto ciò che è buono o cattivo in pensieri, parole ed opere (Matteo 15:19). È il punto d'incontro degli impulsi buoni e delle cattive concupiscenze, la dimora dei tesori buoni e cattivi. Esso parla ed agisce conformemente a ciò che vi sovrabbonda (Matteo 12:34,35). È il luogo nel quale originariamente fu scritta la legge di Dio (Romani 2:15) e nel quale la legge stessa viene rinnovata per opera dello Spirito Santo (Ebrei 8:10). È la dimora della coscienza (Ebrei 10:22), tutte le testimonianze della coscienza vengono attribuite ad esso (I Giovanni 3:19-21). Con il cuore l'uomo crede (Romani 10:10) e non crede (Ebrei 3:12). È il campo nel quale viene seminata la Parola divina (Matteo 13:19); per cui, nel fare le sue decisioni, si trova sotto l'ispirazione di Dio (II Corinzi 8:16) e di Satana (Giovanni 13:2). È il luogo di dimora di Cristo (Efesini 3:17) dello Spirito Santo (I Corinzi 1:22), della pace di Dio (Colossesi 3:15). È il ricettacolo dell'amore di Dio (Romani 5:5), il luogo ove si leva la luce celeste (II Corinzi 4:6), la stanza della segreta comunione con Dio (Efesini 5:19). È un grande e misterioso abisso che solo Iddio può conoscere (Geremia 17:9).

Fu in considerazione delle grandi possibilità comprese nella vita del cuore dell'uomo, che Salomone pronunciò l'avvertimento: «Custodisci il tuo cuore più d'ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita» (Proverbi 4:23).