a. La natura dell'anima L'anima è il principio animatore che dà vita ed intelligenza al corpo umano, usando i sensi umani come suoi agenti nell'esplorazione delle cose materiali e gli organi umani per esprimere se stessa e comunicare con il mondo esteriore. Originariamente venne in essere come risultato del soffio naturale dello Spirito di Dio. Possiamo definirla spirituale e vivente, perché venne da Dio; la definiamo naturale, perché opera attraverso il corpo. Però non dobbiamo pensare che l'anima sia parte di Dio, perché l'anima pecca. È più corretto dire che è il dono e l'opera di Dio (Zaccaria 12:1). Si devono notare quattro distinzioni operate dall'anima: 1. L'anima distingue la vita dell'uomo e degli animali dalle cose inanimate ed anche dalla vita inconscia, come quella delle piante. Sia l'uomo che le bestie hanno un'anima (Genesi 1:20, la parola «vita» è «anima» nell'originale). Potremmo dire che le piante hanno un'anima (nel senso del principio della vita), ma non è un'anima cosciente. 2. L'anima dell'uomo lo distingue dagli animali Gli animali hanno un'anima, ma è un'anima terrena, che vive soltanto finché dura il corpo (Ecclesiaste 3:21). L'anima dell'uomo è di una qualità diversa, perché è vivificata da uno spirito umano. Come «non ogni carne è la stessa carne» (I Corinzi 15:39), così avviene per l'anima: vi è un'anima umana ed un'anima animale. È evidente che l'uomo fa ciò che gli animali inferiori, per quanto intelligenti possano essere, non riescono a fare, giacché la loro intelligenza viene dall'istinto, non dalla ragione, ed è quindi incapace di sviluppi e di progresso. Un esempio chiarirà questo concetto: sia l'uomo che le bestie costruiscono delle case; ma, mentre l'uomo ha progredito e costruito cattedrali, scuole, grattacieli, gli animali costruiscono oggi come costruivano al tempo in cui Dio li creò, sempre allo stesso modo. Inoltre gli animali possono squittire (come le scimmie), cantare (come gli uccelli) e parlare (come i pappagalli); ma solo l'uomo produce arte, letteratura, musica ed invenzioni scientifiche. Gli istinti degli animali possono manifestare la sapienza del loro Creatore, ma solo l'uomo può conoscere e adorare il suo Creatore. Per illustrare ulteriormente l'elevato posto che l'uomo occupa nella scala della vita, distinguiamo quattro livelli di vita che si elevano in dignità l'uno sull'altro, man mano che diventano più indipendenti dalla materia: primo, la vita vegetativa, che ha bisogno di organi materiali per assimilare il cibo; secondo, la vita sensitiva, che ha bisogno di organi per percepire e venire in contatto con le cose materiali; terzo, la vita intellettuale, che percepisce il significato attraverso il ragionamento logico, non solamente attraverso i sensi; quarto, la vita morale, relativa alla legge e alla condotta. Ebbene, gli animali hanno la vita vegetativa e sensitiva; l'uomo ha la vita vegetativa, sensitiva, intellettuale e morale. 3. L'anima distingue un uomo dall'altro e forma la base dell'individualità. La parola «anima» è pertanto usata frequentemente nel senso di «persona». In Esodo 1:5 «settanta anime» significa «settanta persone»: in Romani 13:1 «ogni anima» significa «ogni persona». Oggi abbiamo adottato quest'uso quando diciamo. ad esempio: «Non vi era un'anima». 4. L'anima distingue l'uomo non solo dagli ordini inferiori della vita, ma anche da quelli superiori. Non troviamo riferimenti ad un'anima degli angeli, perché essi non hanno dei corpi simili a quelli degli esseri umani (l'uomo divenne «un'anima vivente», cioè un'anima che permea un corpo terreno soggetto a condizioni terrene). Gli angeli vengono descritti come spiriti (Ebrei 1:14), perché non sono soggetti a condizioni e limitazioni materiali; per la stessa ragione Dio è chiamato «uno Spirito». Gli angeli però sono spiriti creati e finiti, mentre Dio è uno Spirito infinito ed eterno. |