e. Deismo

Ammette che vi è un Dio personale, il quale creò il mondo, ma insiste che dopo la creazione Egli lo ha lasciato al governo delle leggi naturali. In altre parole, Dio ha caricato il mondo come un orologio e poi lo ha abbandonato senza interferire ulteriormente. Di qui l'impossibilità della rivelazione o del miracolo. Questo sistema viene chiamato, a volte, Razionalismo, perché fa della ragione la guida suprema dell'uomo; viene anche definito come Religione Naturale, in opposizione alla Religione Rivelata. Esso è contraddetto dall'evidenza dell'ispirazione della Bibbia e dalle prove dell'opera di Dio nella Storia.

La concezione dei deisti, come pure quella dei panteisti, è unilaterale. Le Scritture insegnano due importanti verità circa la relazione di Dio con il mondo: primo, la Sua trascendenza, cioè la Sua separazione e la Sua superiorità al di sopra del mondo e dell'uomo (Isaia 6:1); secondo, la Sua immanenza, cioè la Sua presenza nel mondo e la Sua vicinanza all'uomo (Atti 17:28; Efesini 4:6). Il deismo insiste troppo sulla prima verità, il panteismo sulla seconda. Le Scritture danno il vero ed equilibrato pensiero: Dio è veramente separato dal mondo e al di sopra del mondo; ma, d'altra parte, Egli è nel mondo. Egli mandò il Figliuolo perché fosse con noi e il Figliuolo mandò lo Spirito Santo perché fosse in noi. Pertanto la dottrina della Trinità evita i due estremi. Alla domanda: Dio è fuori del mondo o è nel mondo? La Bibbia risponde: Egli è fuori del mondo ed è nel mondo.