d. Materialismo Nega ogni distinzione tra lo spirito e la materia ed afferma che ogni manifestazione di vita è una semplice proprietà della materia. «Il cervello produce i pensieri, come il fegato secerne la bile», «l'uomo è una macchina»: sono alcuni dei detti preferiti dai materialisti. «L'uomo è semplicemente un animale», dichiarano per sfuggire al pensiero della natura più elevata e del destino ultraterreno dell'uomo. Questa teoria sembra così barbara ed assurda da non meritare una confutazione. Eppure in decine di università, in centinaia di opere scritte ed in molti altri luoghi viene discussa ed accettata l'idea che l'uomo è un bruto o una macchina, che non è responsabile delle sue azioni e che non esiste né il bene né il male. Per confutare questa teoria osserviamo: 1. La nostra coscienza ci dice che siamo più che materia, che siamo diversi da un albero o da una pietra, ed un soldo di buon senso vale più di molta filosofia. Ci viene detto che Daniel O'Connel, l'oratore irlandese, una volta si incontrò con una vecchietta che era temuta a causa della sua lingua tagliente e del suo vocabolario troppo mordace. Ma l'oratore la sopraffece con una valanga di termini trigonometrici: «Voi miserabile romboide», gridò, «voi ipotenusa senza vergogna! Tutti sanno che tenete un parallelogramma in casa vostra» e così continuò finché la povera donna si confuse e si imbrogliò. Allo stesso modo i filosofi moderni vorrebbero tentare di spaventarci con parole altisonanti; ma l'errore non diventa verità perché esposto con paroloni di cinque sillabe. 2. L'esperienza e l'osservazione mostrano che la vita può venire solo da una vita già esistente; dunque, la vita di questo mondo deve avere una causa vivente. Non è stato dimostrato nessun esempio di vita che sia venuto dalla materia morta. Anni fa, degli scienziati credettero di aver fatto questa scoperta, ma quando fu scoperta l'esistenza di microbi nell'aria, la loro teoria andò in fumo. 3. L'evidenza dell'intelligenza e del disegno nell'universo contraddice il cieco materialismo. 4. Ammettendo che l'uomo sia una macchina, noi sappiamo che una macchina non si fa da sé. La macchina non ha prodotto l'inventore, ma è stato l'inventore a creare la macchina. Il materialismo distrugge il fondamento della moralità; infatti, se l'uomo è solo una macchina, non è responsabile delle sue azioni. Di conseguenza, non potremo chiamare l'eroe nobile e il furfante malvagio, perché essi non possono fare a meno di agire come fanno, né un uomo potrà condannarne un altro, perché sarebbe come se la sega circolare dicesse alla ghigliottina: «Perché sei così crudele?». Qual è l'antidoto al materialismo? L'Evangelo predicato nella potenza dello Spirito Santo con i segni che Lo seguono! |