2. Le prove della Sua esistenza Se le Scritture non ci offrono una dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio, perché cerchiamo di farlo noi? Per le seguenti ragioni: 1. Per convincere i sinceri ricercatori di Dio, cioè coloro la cui fede è stata indebolita da qualche difficoltà e dicono: «Desidero credere in Lui; provatemi che è ragionevole farlo». Ma non c'è prova che convinca una persona la quale, desiderando vivere nel peccato e nell'egoismo, dica: «Vi sfido a provarmi l'esistenza di Dio». La fede è una questione spirituale piuttosto che intellettuale; se una persona non è disposta a pagare il prezzo, respingerà qualunque prova (Luca 16:31). 2. Per fortificare la fede di coloro che già credono. Essi studiano le prove non per credere, ma perché credono. Questa fede è per loro così preziosa, che sono felici di ricevere qualunque cosa la possa accrescere. 3. Infine, per arricchire la nostra conoscenza della natura di Dio; infatti, non esiste un soggetto di riflessione o di studio più grande di questo. Dove possiamo trovare delle prove sull'esistenza di Dio? Nella creazione, nella natura umana e nella storia umana. Da queste tre sfere deduciamo le seguenti cinque prove dell'esistenza di Dio: 1. L'universo deve avere una Causa Prima o Creatore (argomento cosmologico, dalla parola greca «cosmos» che significa «mondo»); 2.. L'evidente disegno dell'universo addita una Mente Suprema (argomento teleologico, da «telos» che significa «fine, scopo»); 3. La natura umana, con i suoi istinti ed aspirazioni, mostra un Regnante personale (argomento antropologico, dalla parola greca «anthropos» che significa «uomo»); 4. La storia umana dà prova di una Provvidenza che regola tutte le cose (argomento storico); 5. La credenza universale (argomento del «consenso generale»). |