LE SCRITTURE

 

«Il cielo e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno». «L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la Parola del nostro Dio sussiste in eterno» (Matteo 24:35; Isaia 40:8).

«Distruggete questo libro, come i nemici della felicità umana hanno invano cercato di fare, e ci renderete profondamente ignoranti intorno al nostro Creatore, alla formazione del mondo che abitiamo, all'origine ed ai progenitori della nostra razza e alla nostra futura destinazione; ci sottoporrete per tutta la vita al dominio dell'immaginazione, del dubbio e delle congetture. Distruggete questo libro e ci priverete della religione cristiana, con tutte le consolazioni vivificanti, le speranze e le prospettive che largisce, e non ci lascerete altro che la scelta, misera alternativa, tra le tristi tenebre dell'infedeltà e la mostruosa oscurità del paganesimo. Distruggete questo libro e spopolerete il cielo, serrerete per sempre le sue porte davanti all'empia posterità di Adamo, ristorerete al re dei terrori la sua tendenza fatale, seppellirete la speranza nella stessa tomba che riceve i nostri corpi, manderete tutti quelli che sono morti prima di noi all'eterna miseria, e alla nostra morte, non ci farete attendere altro che un simile destino. In una parola, distruggete questo volume e ci toglierete immediatamente tutto quello che impedisce all'esistenza di divenire la peggiore fra tutte le maledizioni; oscurerete il sole, asciugherete l'oceano e toglierete l'atmosfera dal mondo morale, degradando l'uomo ad una condizione dalla quale egli potrà riguardare con invidia a quella dei bruti che periscono».

Dott. Payson