FRANCHEZZA
(A cura di G.S.)
L’annuncio e la predicazione delle verità bibliche
richiedono un’esposizione franca e sincera. Siamo chiamati ad annunciare
apertamente l’Evangelo senza torcere (Salmo 56:5; II Pietro 3:16), omettere
(Apocalisse 22:18) o aggiustare la Parola per renderla presentabile o ben
accetta dal nostro uditorio“colui
che ha udito la mia parola
riferisca la mia parola fedelmente
“(Ger.23:28).
“Poiché
noi non siamo come quei molti che adulterano la parola di Dio; ma parliamo
mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”(II
Corinzi 2:17).
In un mondo di menzogne e confusione, siamo chiamati alla
verità, e alla chiarezza, perché la posta in ballo è molto alta: la salvezza. La franchezza, unita a una buona dose di saggezza, e
discernimento, contribuirà al buon andamento dei rapporti interpersonali tra i
credenti, ma soprattutto permetterà alla verità di essere espressa in tutta la
sua estensione, rendendola efficace e autorevole. Problemi sottaciuti, divergenze non chiarite, verità
debolmente e parzialmente annunciate, fanno male alla chiesa e al singolo
credente.
Dobbiamo imparare a esser franchi, sia con i fratelli, che
con coloro che sono nel mondo. Soprattutto con questi ultimi dobbiamo
manifestare apertamente (cioè con franchezza, senza ombra alcuna, senza dubbio
di sorta, senza mezze misure) qual è la nostra posizione a riguardo di
determinati comportamenti praticati nel mondo, questo non per giudicare, ma
perché nella franchezza noi denunciamo l’errore, e annunciamo la verità.
Il messaggio cristiano si basa su verità non formulate o
stabilite dall’uomo o da una chiesa, esso è l’espressione del pensiero di Dio
per la Sua creatura. Pertanto è necessario dire con franchezza come stanno le cose
secondo le sacre Scritture, senza togliere e senza aggiungere. DEFINIZIONI:
Franchezza:
definizioni = l’esser franco. Libertà morale e civile (sinonimi: apertamente,
con chiarezza, arditamente, audacemente, senza peli sulla lingua, senza
scrupoli, senza indugi, senza paura, senza esitazione, senza giri di parole,
senza pregiudizi, con coraggio, con schiettezza, con sincerità, arditamente,
lealmente, sinceramente, chiaramente, palesemente, inequivocabilmente,
schiettamente).
Eccesso di
franchezza:
baldanza, faccia tosta, arroganza, spregiudicatezza. Libertà di parola, franchezza, si usa in Atti per esprimere la
totale libertà con cui gli apostoli e Paolo annunciavano la parola di Dio in
contrasto con le opposizioni riscontrate (Atti 2:29;4:13,29,31; 28:31),
avverbio, apertamente, pubblicamente (Giov.7:4,13), si usa in particolare di
Gesù che parlava senza nascondersi (Marco 8:32; Giov.7:26;10:24; 11:14,45),
(Giov.16:25,29;18:20; Col.2:15);
da
cui franchezza,
fiducia in qualcuno (2^Cor. 7:4), libertà di avvicinarsi a
Dio (2^Cor.3;12; Efes.3:12; Ebr.4:16;10:19), fiducia totale del credente in Dio
(Efes. 6:19; Filip.1:20; 1^Tim.3:13; Filem. 8; Ebr.3:6;10:35; 1^Giov.2:28;
3:21;4:17;5:14); verbo (gr. Parresiázomai ) predicare con
franchezza
(Atti 9:27 e ss.; 13:46; 14:3; 18:26; 19:8; 26:26; Efes.6.20;
1^Tes.2:2). Per Luca, la libertà di annunciare la parola di Dio, malgrado
le persecuzioni, è un fatto reso possibile dallo Spirito Santo (Atti 4:29, ss;
Atti 2:29).
Franchezza,
nel significato di fierezza.
Essere franchi a volte può costare un prezzo elevato. Essere
franchi vuol dire, esporsi alla critica, al disprezzo altrui, ai dissapori, a
eventuali ripercussioni di carattere morale e materiale. Esser franchi vuol dire
anche parlare direttamente alle coscienze, cercare di arrivare, senza alcuna
perdita di tempo, al cuore del problema, al nocciolo della questione. Osservando il comportamento degli Apostoli e dei Discepoli,
prima e dopo la Pentecoste, possiamo notare come la loro vita cambiò, non solo
dal punto di vista personale, ma anche in rapporto agli altri e alla
testimonianza che ne derivava.
Testimonianza resa ancor più efficace dalla
franchezza con la quale essa veniva
esercitata, sotto la guida dello Spirito Santo. Non sarebbe stata la stessa
cosa, se la pienezza dello Spirito sperimentata il giorno di Pentecoste, fosse
stata interiorizzata e vissuta solo nell’ambito della sfera personale. Invece la pienezza tracimante dello Spirito gli obbligò a
venire allo scoperto, a esporsi, a esercitare la franchezza nel testimoniare di
Cristo, senza stare a calcolare quale sarebbe stato il prezzo da pagare
(derisione, incomprensione, dissidi, persecuzione).
Soprattutto nel ministerio dell’Apostolo Paolo, possiamo
notare come,
proprio l’esercizio non occasionale della franchezza,
nell’espletamento del suo apostolato, sia stato un efficace strumento di
benedizione, e allo stesso tempo sorgente di molti dei suoi guai.
Inevitabilmente chi esercita la franchezza
come regola della sua vita, va incontro a molteplici
difficoltà, ciò è soprattutto vero per il credente, che è chiamato ad annunciare
senza omissioni tutto l’Evangelo, e come accadeva per i profeti del
Vecchio Testamento a denunciare il peccato in ogni suo aspetto, e con il rigore
dovuto, senza compromessi o edulcorazioni.
Franchezza nella chiesa. E’ importante esser franchi in chiesa, tra i fratelli, onde
stroncare sul nascere ogni possibile malinteso, e ogni possibile errore. sia di
natura teologica, che etico, morale e comportamentale.
Lo stesso rigore e fermezza che usiamo (o dovremmo usare) nel
mondo per combattere l’errore e per guidare all’edificazione in Cristo, dovrebbe
essere esercitato anche tra i credenti. Sarebbe ipocrisia esercitare franchezza con quelli di fuori, e
compromesso (a volte spacciato per tolleranza e amor fraterno) con quelli di
dentro. Certamente l’Apostolo Paolo amava e rispettava l’Apostolo
Pietro quando si permise di riprenderlo pubblicamente con franchezza, per il suo
comportamento disdicevole e dannoso per l’avanzamento dell’opera di Dio.
Galati 2:11 “Ma
quando Cefa fu venuto ad Antiochia, io gli resistei in faccia perch'egli era da
condannare.12 Difatti, prima che fossero venuti certuni provenienti da Giacomo,
egli mangiava coi Gentili; ma quando costoro furono arrivati, egli prese a
ritrarsi e a separarsi per timor di quelli della circoncisione.13 E gli altri
Giudei si misero a simulare anch'essi con lui; talché perfino Barnaba fu
trascinato dalla loro simulazione.14 Ma quando vidi che non procedevano con
dirittura rispetto alla verità del Vangelo, io dissi a Cefa in presenza di
tutti: se tu, che sei Giudeo, vivi alla Gentile e non alla giudaica, come mai
costringi i Gentili a giudaizzare?”
Certo egli mise in conto il fatto che poteva essere in
qualche modo, a sua volta condannato e criticato dagli altri apostoli e anziani
per essersi permesso di svergognare addirittura Pietro una delle colonne della
chiesa e tra i primi seguaci e collaboratori di Gesù, ma in tutto ciò non c’era
niente di personale, se non l’avanzamento dell’opera nella verità. Paolo non fu
disposto a sacrificare la verità per l’amicizia di un fratello. Chi è mio
fratello? Marco 3:35 “Chiunque avrà fatta
la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre.”
Paolo stava costruendo (e allo stesso tempo stava
demolendo le cose vecchie) per il Signore mentre Pietro in quel momento con il
suo comportamento irresponsabile stava demolendo senza volerlo,
i principi che erano alla base del ministerio di
Paolo (I Corinzi 3:10
“Io, secondo la grazia di Dio che m'è stata data,
come savio architetto, ho posto il fondamento; altri vi edifica sopra. Ma
badi ciascuno com'egli vi edifica sopra” Galati
2:18 “Perché se io riedifico le cose che ho
distrutte, mi dimostro trasgressore”. Anche Nehemia esercitò la franchezza nei confronti dei suoi
fratelli nella fede per il loro comportamento sconveniente:
Nehemia 5:7 “E,
dopo matura riflessione, ripresi aspramente i notabili e i magistrati, e
dissi loro: "Come! voi prestate su pegno ai vostri fratelli?" E convocai contro
di loro una grande radunanza”. Michea usò (coraggio, franchezza) per segnalare da parte di
Dio il peccato del popolo
Michea 3:8
“Ma, quanto a me, io son pieno di forza, dello spirito
dell'Eterno, di retto giudizio e di coraggio, per far conoscere a
Giacobbe la sua trasgressione, e ad Israele il suo peccato.” In tutte le sue epistole, Paolo usa verso i credenti delle
varie chiese, la stessa fermezza e franchezza che usava nel mondo quando
testimoniava, evangelizzava e riprendeva il peccato e l’errore:
II Corinzi 7:4 ”Grande
è la franchezza che uso con voi; molto ho da gloriarmi di voi; son
ripieno di consolazione, io trabocco d'allegrezza in tutta la nostra
afflizione.”
II Corinzi 6:11”La
nostra bocca vi ha parlato apertamente, o Corinzi; il nostro cuore s'è
allargato”.
Romani 15:15
“Ma vi ho scritto alquanto arditamente, come per
ricordarvi quel che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata fatta da
Dio”.
II Corinzi 10:2 “vi
prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente
con quella sicurezza onde fo
conto d'essere audace contro taluni che ci stimano come se camminassimo
secondo la carne.” Franchezza nel mondo.
Un parlare franco nel mondo di oggi
per il credente è alquanto impopolare. Trovarsi a
discutere
con altri di temi come l’aborto, la convivenza, il
divorzio, l’omosessualità, il fumo, l’eutanasia, eccetera, esprimendo le proprie
convinzioni alla luce della Scrittura, senza correre il rischio di essere
tacciati di bacchettoni, retrogradi, fanatici, bigotti (solo per usare i termini
più buoni) è molto difficile. Tuttavia il credente è chiamato ad esercitare la sua fede con
franchezza. Non esistono le mezze verità.
Ebrei 10:35
“Non gettate dunque via la vostra franchezza la
quale ha una grande ricompensa!” Nei giorni immediatamente successivi ai fatti della
Pentecoste, gli Apostoli e discepoli, liberatisi finalmente del fardello della
paura, si diedero all’annuncio del messaggio salvifico di Gesù di Nazareth, il
Cristo tanto atteso dal popolo. Oltre l’entusiasmo per ciò che annunziavano, il loro ministero
fu contraddistinto dalla franchezza che rendeva il tutto più efficace. La
franchezza degli apostoli colpì la gente che ascoltava.
Atti 4:13
“Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni, e avendo capito
che erano popolani senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano
stati con Gesù.” (dalla loro franchezza, Pietro e Giovanni furono riconosciuti
come seguaci di Gesù. La franchezza è una caratteristica dei figli di Dio)
Atti 4:31
”E dopo ch'ebbero pregato, il luogo dov'erano raunati
tremò; e furon tutti ripieni dello Spirito Santo, e annunziavano la parola di
Dio con franchezza.” Lo Spirito Santo da il coraggio di parlare apertamente senza
paure o esitazione.
Sin dall’inizio della sua predicazione l’Apostolo Paolo
ritenne indispensabile essere chiaro con i propri interlocutori, affinché non ci
fossero equivoci di sorta intorno a ciò che annunciava. Iniziare nella chiarezza
è utile e porterà nel tempo i suoi frutti,
ma iniziare nell’equivoco, nelle mezze verità,
nell’incertezza, nel timore, non gioverà a nessuno, tanto meno all’opera di Dio.
Paolo usava franchezza con
tutti, davanti ai re e i governanti, come davanti
alle autorità religiose e nella chiesa con i suoi fratelli e i suoi
collaboratori. Non aveva due pesi e due misure.
Atti 24:10 E “Paolo,
dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose: Sapendo che
già da molti anni tu sei giudice di questa nazione, parlo con più
coraggio a mia difesa.”
Atti 9:27 “Ma
Barnaba, presolo con sé, lo menò agli apostoli, e raccontò loro come per cammino
avea veduto il Signore e il Signore gli avea parlato, e come in Damasco avea
predicato con franchezza nel nome di Gesù.”
Atti 9:28
“Da allora, Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme,
e predicava con franchezza nel nome
del Signore”
Atti 14:3
“Essi dunque dimoraron quivi molto tempo, predicando con
franchezza, fidenti nel Signore, il quale rendeva
testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che per le lor mani si
facessero segni e prodigi.”
Atti 26:26
“Poiché il re, al quale io parlo con
franchezza, conosce queste cose; perché son persuaso
che nessuna di esse gli è occulta; poiché questo non è stato fatto in un
cantuccio”.
Atti 28:31 “predicando
il regno di Dio, e insegnando le cose relative al Signor Gesù Cristo
con tutta franchezza e senza che alcuno glielo impedisse.”
II Corinzi 3:12 “Avendo
dunque una tale speranza, noi usiamo grande franchezza”.
Efesini 6:19 “ed
anche per me, acciocché mi sia dato di parlare
apertamente per far conoscere con franchezza
il mistero dell'Evangelo”.
Filippesi 1:20
“secondo la mia viva
aspettazione e la mia speranza di non essere svergognato in cosa alcuna; ma che
con ogni franchezza, ora come sempre
Cristo sarà magnificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte”.
I Timoteo 3:13
“Perché quelli che
hanno ben fatto l'ufficio di diaconi, si acquistano un buon grado e una gran
franchezza nella fede che è in Cristo Gesù”.
Ebrei 3:6 “ma
Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se riteniam
ferma sino alla fine la nostra franchezza e il vanto della nostra
speranza”.
Efesini 6:19 “ed
anche per me, acciocché mi sia dato di parlare apertamente per far
conoscere con franchezza il mistero dell'Evangelo”.
Atti 13:46 “Ma
Paolo e Barnaba dissero loro francamente: Era necessario che a voi per i
primi si annunziasse la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi
giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo ai Gentili”.
Atti 19:8 “Poi
entrò nella sinagoga, e quivi seguitò a parlare francamente per lo spazio
di tre mesi, discorrendo con parole persuasive delle cose relative al regno di
Dio”.
Efesini 6:20
“per il quale io sono ambasciatore in catena; affinché io
l'annunzi francamente, come convien ch'io ne parli”. La franchezza di Paolo fu un modello che spinse altri ad
esercitare tale franchezza.
Filippesi 1:14 “e
la maggior parte de' fratelli nel Signore, incoraggiati dai miei legami, hanno
preso vie maggiore ardire nell'annunziare
senza paura la Parola di Dio”.
Atti 18:26 “Egli
(Apollo) cominciò pure a parlar francamente nella sinagoga. Ma Priscilla
ed Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero più appieno la via di Dio”. La paura ostacola la franchezza. Pietro prese l’ardire di rimproverare Gesù per il suo
linguaggio franco per paura della reazione dei capi religiosi.
Marco 8:32 “E
diceva queste cose apertamente. E Pietro, trattolo da parte, prese a
rimproverarlo”.
Giovanni 7:13 “Nessuno
però parlava di lui apertamente, per paura de' Giudei”.
Gesù usava quasi sempre la franchezza nel suo ministero,
tranne quando riteneva non fosse ancora giunto il momento di rivelare alcune
cose.
Giovanni 10:24 “I
Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: fino a quando terrai sospeso
l'animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente”.
Giovanni 11:14 “Allora
Gesù disse loro apertamente: Lazzaro è morto”.
Giovanni 11:54
“Gesù quindi non
andava più apertamente fra i Giudei, ma si ritirò di là nella
contrada vicino al deserto, in una città detta Efraim; e quivi si trattenne
co' suoi discepoli”.
Giovanni 13:21 “Dette
queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si
espresse: In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà”.
Giovanni 16:25 “Queste
cose v'ho dette in similitudini; l'ora viene che non vi parlerò più in
similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre”.
Giovanni 16:29 “I
suoi discepoli gli dissero: Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi
similitudine”.
Giovanni 18:20 “Gesù
gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato
nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto
nulla in segreto. Perché m'interroghi?” Conseguenze di un parlare franco:
A.
conseguenze
positive: chiarezza – comprensione. condivisione – accettazione. meraviglia, stupore (Atti 4:13).
B.
conseguenze
negative: incomprensioni (Marco 8:32). Inimicizie. contrasti (Atti 4:18). persecuzioni (Atti 4:1-3).
C.
Cosa impedisce
di parlare francamente: la paura (Giov.7:13).
D.
La sorgente
della franchezza. Lo Spirito Santo (Atti 2:1-13). Il cuore (Giosuè 14:7).
E.
Alcuni esempi
di franchezza. Giovanni Battista parla francamente ai farisei e ad Erode. Gesù parla apertamente contro le autorità religiose. Pietro parla francamente ai giudei il giorno di Pentecoste. Pietro parla francamente davanti ai capi giudei a Gerusalemme.
Filippesi 1:17
“ma quelli
annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo
cagionarmi afflizione nelle mie catene”.
Giosuè 14:7
“Io avevo quarant'anni quando Mosè, servo dell'Eterno, mi
mandò da Kades-Barnea ad esplorare il paese; e io gli feci la mia relazione
con sincerità di cuore”.
Proverbi 12:22
“Le labbra bugiarde
sono un abominio per l'Eterno, ma quelli che agiscono con sincerità gli
sono graditi”.
II Corinzi 2:17 “Poiché
noi non siamo come quei molti che adulterano la parola di Dio; ma parliamo mossi
da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”.
Luca 18:34 “Ed
essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro
oscuro, e non intendevano le cose dette loro”.
Ezechiele 29:21 “In
quel giorno io farò rispuntare la potenza della casa d'Israele, e darò a te
di parlar liberamente in mezzo a loro, ed essi conosceranno che io sono
l'Eterno".
Alcuni vorrebbero sentire solo buone notizie, un parlare
sempre dolce e accondiscendente:
I Re 22:13 “Or il
messo ch'era andato a chiamar Micaiah, gli parlò così: "Ecco, i profeti tutti,
ad una voce, predicono del bene al re; ti prego, sia il tuo parlare come il
parlare d'ognun d'essi, e predici del bene!" (II Cro.18:2 parallelo). La guida del Signore nel nostro parlare. Conclusione Giobbe 33:3 ”Nelle
mie parole è la rettitudine del mio cuore; le mie labbra diranno sinceramente quello
che so”. La franchezza del nostro parlare denota la nostra sincerità.
In questo mondo di ambiguità (nel parlare, nel sociale, nella sfera sessuale e
relazionale, ecc.), dove tutto sembra qualcosa, ma in realtà si tratta di
tutt’altro, noi dobbiamo fare la differenza. Chiamiamo le cose con il loro nome, senza aggiustamenti o
compromessi. Il peccato è peccato. Ieri come oggi come domani. Un parlare (per
cosi dire) “politically correct”, non porta alla verità, anzi la nasconde sotto
un linguaggio accomodante e menzognero. Ma il
vostro parlare sia:
“Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno. Essere equilibrati Gesù mette alla prova la lealtà dei discepoli
Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è
duro; chi può ascoltarlo?» Atti 17:32
Quando sentirono parlare di
risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti
ascolteremo un’altra volta». 2 Corinzi 6
6 Come
collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; 2 poiché
egli dice: «Ti ho
esaudito nel tempo favorevole e ti ho soccorso nel giorno della salvezza»[a].
Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! 3 Noi
non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia
biasimato; 4 ma
in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza
nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, 5 nelle
percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei
digiuni; 6 con
purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con
amore sincero; 7 con
un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a
destra e a sinistra; 8 nella
gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come
impostori, eppure veritieri; 9 come
sconosciuti, eppure
ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non
messi a morte; 10 come
afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non
avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa! 11 La
nostra bocca vi ha parlato apertamente,
Corinzi; il nostro cuore si è allargato. 12 Voi
non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto. 13 Ora,
per renderci il contraccambio (parlo come a figli), allargate il cuore anche
voi! Pietro, testimone della Sua Maestà (Edward Donnelly-Ed.Passaggio).
Novissimo Dizionario della Lingua Italiana (Fernando
Palazzi – Meschina
1939). Lessico dei termini biblici (Bernard Gillièron – ELLE DI CI
Editrice,1992). |
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